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WALL STREET IN ROSSO, NON RIESCE IL RECUPERO

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Incertezza sulla borsa di New York. Dopo aver digerito gli ultimi dati macro, gli operatori preferiscono non sbilanciarsi in attesa degli altri importanti aggiornamenti che verranno diffusi nell’arco della settimana. A meta’ giornata il Dow Jones cede lo 0.15% a 12247 , l’S&P500 guadagna lo 0.04% a 1331, il Nasdaq segna –0.12% a 2268.

L’indice ISM manifatturiero nel mese di febbraio ha registrato un calo a 48.3 punti, leggermente meglio delle attese degli analisti, che avevano previsto una contrazione a quota 48. Il dato superiore alle attese ha limitato le vendite iniziali: la contrazione infatti era ttesa dopo i deludenti numeri comunicati nei giorni scorsi sull’attivita’ delle aree di New York, Chicago e Philadelphia. Ancora notizie negative sono giunte dal fronte immobiliare, con la spesa per le costruzioni di gennaio scesa in misura superiore al consensus.

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Crescono intanto le speculazioni sulla prossima mossa della Federal Reserve, la cui decisione sui tassi e’ prevista per il prossimo 18 marzo. La banca olandese ING aveva dichiarato in mattinata che “nel caso di una lettura inferiore ai 50 punti (contrazione) dell’ISM, la Fed potrebbe adottare una politica maggiormente aggressiva, optando per una riduzione del costo del denaro superiore ai 50 punti base”.

Da una nota diffusa dagli analisti della banca italiana UniCredit si legge che “il deterioramento delle condizioni dei mercati prosegue, sollevando dubbi sull’effetto dei tagli ai tassi da parte della Fed che non sembrano aver ancora rimosso i rischi al ribasso per l’economia. “Sara’ fondamentale il rapporto occupazionale, in calendario per venerdi’ prossimo”.

Sul fronte societario, in difficolta’ il comparto aereo. Le azioni della compagnia Northrop Grumman (NOC) sono balzate del 6% dopo che la sussidiaria europea EADS si e’ aggiudicato un importante contratto del valore di $35 miliardi da parte dell’Air Force americana. In evidente calo il colosso Boeing (BA), inizialmente indicato come possibile vincitore della gara per la fornitura dei numerosi aerei cisterna.

Per gli analisti di Lehman Brothers (LEH) del fatto potrebbero risentirne anche le aziende fornitrici di Boeing, gia’ depresse dalle preoccupazioni sul rallentamento economico. Tra queste: Spirit Aerosystems (SPR), Rockwell Collins (COL) e United Technologies (UTX), tutte in ribasso infatti di circa il 2%.

Sugli altri mercati va segnalato il nuovo record dell’oro a $990 all’oncia, quello del petrolio a $103.75 al barile e il nuovo top dell’euro sul dollaro di 1.5274.