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WALL STREET IN RIALZO, IL MERCATO CREDE IN BUSH

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Sulle borse USA soffia una ventata di ottimismo grazie al pacchetto di incentivi economici dell’amministrazione Bush e al NAPM non manifatturiero.

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Paul O’Neill, il segretario al Tesoro americano, ha riportato al Congresso che l’amministrazione Bush richiede per l’anno fiscale 2002 un pacchetto di stimolo economico variabile tra $60 miliardi e $75 miliardi, pari cioe’ all’1% del prodotto interno lordo USA.
Questa cifra va ad aggiungersi ai circa $50 miliardi gia’ approvati.

“Il mercato coimincia a guardare oltre il disastro dell’11 settembre, e il dato relativo al NAPM non manifatturiero ha ovviamente dato il suo sostegno”, ha commentato Jay Suskind di Ryan Beck & Co.

L’indice dei manager americani responsabili degli ordini di acquisto per le aziende (NAPM) non manifatturiere e’ salito nel mese di settembre a 50,2 contro i 45,5 del mese precedente. Il dato e’ superiore alle stime di 43,0.

Richard Dickson, technical strategist presso Hilliard Lyons, frena gli entusiasmi sottolineando che i volumi sono scesi proporzionalmente con i rialzi dei prezzi delle azioni. Secondo Dickson tale movimento indica che il rally si spiega come una diminuzione della pressione sulle vendite e non come un forte interesse negli acquisti.

I dati economici incoraggianti non sono tuttavia sufficienti a mitigare i timori di una recessione. UBS Warburg prevede infatti che la recessione durera’ per 3 trimestri, con un PIL reale in calo dell’1,0% su base annuale nel terzo trimestre 2001, in ribasso del 2,0% nel quarto trimestre 2001 e a –1,0% nel primo trimestre 2002.

“Pensiamo inoltre che la Federal Reserve operera’ altri due tagli di 25 punti base ai tassi d’interesse entro la fine dell’anno” ha dichiarato l’economista Jim O’Sullivan.