Dopo l’esitazione iniziale i listini hanno iniziato a spingersi al rialzo. Dopo circa un’ora dall’inizio delle contrattazioni il Dow Jones avanza dello 0.86% a 12204, l’S&P500 guadagna lo 0.71% a 1307, il Nasdaq guadagna lo 0.76% a 2226.
Ad innescare il rally dei listini sembra essere un nuovo “giallo” sull’indice Philadelphia Fed. Sembra che tra gli operatori avesse iniziato a circolare in mattinata un rumor su un possibile crollo dell’indicatore a -33 punti nel mese di marzo. Il dato, attestatosi a quota -17, avrebbe cosi’ sorpreso in positivo molti investitori, facendo scattare gli acquisti.
Per il resto, contrastati i segnali del preborsa. Sono risultati peggiori delle attese i numeri giunti dal comparto del lavoro, che hanno sollevato alcune preoccupazioni sul rapporto occupazionale di marzo. La scorsa settimana infatti le nuove richieste di sussidio
da parte dei disoccupati sono cresciute a 378 mila unita, oltre le attese.
Sul fronte societario, in chiaroscuro la trimestrale di FedEx (FDX), il corriere internazionale considerato un po’ la cartina di tornasole dell’economia. La societa’ ha riportato un calo degli utili (comunque a livelli migliori del previsto) e rivisto al ribasso i risultati per il prossimo trimestre, avvertendo che nel 2009 si potrebbe assistere ad un proseguimento del trend ribassista.
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“Si va verso la pausa pasquale in un clima un po’ piu’ disteso”, dichiara l’economista di Commerzbank, Peter Dixon. “Tuttavia l’incertezza sull’outlook economico resta: conclusa la crisi del credito inizieremo a fare i conti con gli utili aziendali. Prevedo rischi al ribasso per almeno altri tre mesi
Oltre a FedEx, altri titoli da monitorare con attenzione sono Nike (NKE), in rialzo grazie ai numeri fiscali migliori delle attese riportati nell’after hour di ieri, e Carnival (CCL), l’operatore di navi da crociera i cui risultati dell’ultimo trimestre sono attesi in giornata.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, continua a cedere terreno il petrolio. I futures con consegna aprile sono in calo di $3.37 a $99.17 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in ribasso rispetto al dollaro, ora scambiato a 1.5425. L’oro e’ in caduta libera: dopo aver perso $59 nella seduta di ieri in mattinata segna un ribasso di $26.60 a $918.70 all’oncia. In lieve rialzo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.3390%.
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