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WALL STREET IN LIEVE RIALZO, BALZO DEL GREGGIO

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Dopo il debole avvio gli indici azionari americani sono riusciti a recuperare terreno chiudendo la seduta poco sopra la parita’. L’impatto dell sell-off sui mercati cinesi (Shanghai Composite -8.3%) e’ stato molto limitato; a frenare i compratori e’ stato pero’ il forte rialzo del greggio, riportatosi sopra la soglia dei $66. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.06% a 13676, l’S&P500 lo 0.18% a 1539, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.17% a 2618.

Nell’ultima seduta gli indici azionari cinesi sono stati nuovamente colpiti da una violenta ondata di vendite dopo che Pechino ha annunciato che non intendera’ contrastare la brusca correzione al ribasso che ha bruciato oltre $350 miliardi negli ultimi 4 giorni. Il fatto ha risvegliato inizialmete il ricordo del pesante sell-off di febbraio, quando il Dow Jones arretro’ di oltre 400 punti proprio sulla scia della debolezza dei mercati asiatici.

Ma l’impatto questa volta e’ stato ben diverso. Gli analisti non hanno espresso alcune preoccupazioni a riguardo, escludendo che un movimento di tale portata potesse materializzarsi, soprattutto tenuto conto della reazione dei mercati azionari in Europa e in Giappone. Da quella data i listini hanno messo a segno un buon rally che li ha portati agli attuali massimi. Nel solo mese di maggio il Dow Jones ha guadagnato il 4.3%, l’S&P500 il 3.2%, il Nasdaq il 3.1%.

Ad ostacolare la strada dei rialzi in avvio di settimana e’ stato pero’ il forte recupero del petrolio, tornato a trattare sopra la soglia dei $66 al barile. A causa di un ciclone tropicale che potrebbe creare seri problemi di trasporto in Medio Oriente e alle tensioni tra Russia ed Occidente i futures con consegna luglio sono avanzati di $1.13 a $66.21 al barile.

Sul fronte societario, ad occupare la scena sono state le azioni delle societa’ farmaceutiche in occasione dell’annuale meeting dell’American Society of Clinical Oncology che si sta svolgendo a Chicago. A mettersi maggiormente in luce con un rialzo dell’8.00% e’ stato il titolo Onyx Pharmaceuticals ([[ONXX]]), dopo che il Nexavar, trattamento per la cura del cancro al fegato sviluppato dall’azienda, ha mostrato di estendere la vita dei pazienti affetti dalla malattia.

Nel comparto media, occhi ancora puntati sul gruppo editoriale/finanziario Dow Jones ([[DJ]]): la famiglia Bancroft, che detiene il 64% del capitale dell’azienda, ha programmato un incontro con il management di News Corp, societa’ capeggiata da Rupert Murdoch, per discuterne la possibile vendita: $5 miliardi il prezzo offerto dal tycoon australiano.

Nel settore retail, in buon rialzo (+3.20%) la societa’ leader Wal-Mart ([[WMT]]) che ha beneficiato di una serie di giudizi positivi emessi da diverse importanti banche d’affari (JP Morgan, HSBC, Wachovia e Morgan Stanley ) sulla scia del nuovo piano strategico mirato alla riduzione della spesa capitale e alla massimizzazione dei guadagni per gli azionisti.

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Neanche oggi sono mancate le operazioni di fusioni ed acquisizioni societarie. Dominion ([[D]]) ha raggiunto un accordo per la vendita di alcuni suoi impianti energetici a Loews ([[LTR]]) per un corrispettivo di $4 miliardi. Flextronics ([[FLEX]]) rilevera’ Solectron ([[SLR]]) attraverso un’operazione valutata $3.6 miliardi. La societa’ attiva nei mutui finanziari Accredited Home Lenders ([[LEND]]) (nei passati mesi sotto i riflettori per la crisi del comparto subprime) ha annunciato che sara’ rilevata da Lone Star Fund per un controvalore di $400 milioni. Avaya ([[AV]]) e’ vicina ad essere acquistata da TPG Capital e Silver Lake Partners per $17 per azione. Sugli scudi Palm ([[PALM]]), la nota societa’ sviluppatrice di computer palmari: il titolo e’ avanzato di quasi il 9% dopo aver reso ufficiale la vendita del 25% dell’azienda ad un gruppo di investitori privati per $325 milioni.

Sul fronte macroeconomico, l’unico dato in calendario ha mostrato un incremento degli ordini industriali ad aprile pari allo 0.3%, al di sotto delle attese degli analisti (+0.6%).

Sul valutario euro in recupero nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3488. In leggero ribasso l’oro. I futures con scadenza agosto sono arretrati di appena 60 centesimi a $676.30 all’oncia. In recupero, infine, i titoli di Stato Usa. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.929%.