Società

WALL STREET IN LIEVE CALO IN ATTESA DI ALCOA

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La settimana si e’ aperta con gli indici poco mossi a Wall Street (controlla la performance in tempo reale). Dopo le perdite della scorsa settimana gli operatori restano cauti, in attesa delle prime trimestrali aziendali di rilievo che dovrebbero fornire maggiori indicazioni sullo stato di salute del settore societario.

Il gigante dell’alluminio Alcoa, componente del Dow Jones, comunichera’ i risultati trimestrali subito dopo la chiusura delle borse. Deutsche Bank ha tagliato il rating sull’azienda in mattinata affermando che la significativa riduzione della produzione causera’ considerevoli perdite nel breve termine. Il titolo cede il 6% nei primissimi minuti di scambi. Il settore dei metalli sta cedendo terreno sia in Asia che in Europa. L’a.d. di Norsk Hydro, rivale di Alcoa, ha rassegnato le dimissioni dopo essere stato per otto anni alla guida del gruppo.

“Si intravede una certa delusione tra gli operatori circa le prospettive del recupero economico” afferma Ken Tower, market strategist di Quantitative Analysis Services. “Gli utili societari difficilmente rispetteranno le attese e le aziende stanno continuando a rivedere al ribasso le stime su profitti e ricavi”.

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Nel comparto finanziario, riflettori ancora puntati su Citigroup e Morgan Stanley in seguito alla notizia diffusa nella tarda serata di venerdi’ scorso relativa al possibile merger delle operazioni di brokeraggio dei due istituti. Secondo quanto riportato dal Financial Times, Citi potrebbe ricevere $2.7 miliardi in cambio di una quota pari al 51% di Smith Barney.

Nel settore farmaceutico, acquisti su Pfizer dopo l’upgrade di Deutsche Bank. In rally Advanced Medical Optics (+143%), acquistata da Abbott Labs per un corrispettivo di $2.8 miliardi.

Il calendario economico non prevede il rilascio di alcun dato macro di rilievo, gli operatori pero’ seguiranno con attenzione gli interventi del presidente della Fed di Atlanta, Dennis Lockart, sull’outlook economico, e del segretario al Tesoro Henry Paulson sul modo in cui i mercati possono reagire ai cambiamenti economici.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, ancora in calo il petrolio per la quinta seduta consecutiva, sotto i $39 al barile. Nelle contrattazioni iniziali i futures con consegna febbraio segnano un ribasso di $2.25 a $38.58 al barile. Sul valutario, euro in ribasso nei confronti del dollaro a quota 1.3405. Giu’ anche l’oro a $829.50 l’oncia (-$25.50). In lieve ribasso i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 2.43%.