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WALL STREET: IN LIEVE CALO A META’ SEDUTA

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Wall Street si presenta al giro di boa con gli indici colorati di rosso. A pesare sono i movimenti sul mercato valutario e il clima di attesa per il report sull’occupazione di febbraio in vista per venerdi’.

Gli spunti macroeconomici oggi sono arrivati dall’ISM non manifatturiero. A febbraio l’indice dei direttori degli acquisti e’ calato piu’ del previsto pur mantenendosi sopra i 60 punti. In particolare e’ calato il ritmo del miglioramento della componente relativa all’occupazione del settore.

Alle 14.00 E.T. (ore 22.00 italiane) sara’ reso noto il Beige Book della Fed, sullo stato dell’economia USA.

Sul Dow Jones Sono da segnalare i ribassi di IBM e Alcoa che perdono rispettivamente l’1.05% e 1.80%. Bene invece 3M che avanza dell’1.32% e Wal Mart che sale dell’1.36% dopo l’annuncio dell’aumento dei dividendi da distribuire agli azionisti. Segno piu’ anche per General Electric su cui e’ tornato l’ottimismo del mercato.

Dupont resiste in terreno positivo grazie al consiglio di acquisto dato da Merrill Lynch. In frazionale calo Disney che non riesce a sfruttare il buy di Deutsche Bank nel giorno in cui gli azionisti sono chiamati a decidere le sorti del CeO e presidente Michael Eisner.

Sul Nasdaq se si escludono il +0.46% di Oracle e il frazionale rialzo di Microsoft, tutti gli altri big del mercato sono praticamente in calo. Amgen cede l’1%, Dell l’1.44% Cisco lo 0.96%, Ebay lo 0.94%. male anche Intel che alla vigilia dell’incontro per l’update di meta’ trimestre con la comunita’ finanziaria, cede l’1.85% a ridosso dei $29.

Alle 12.00 E.T. il volume di scambio e’ di 543.27 milioni di pezzi al NYSE e 795.91 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1.032 a 2.036 al Nyse e 1.071 a 1.849 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 102 a 4 al NYSE e 91 a 9 al Nasdaq.

Proseguono le vendite sul reddito fisso. Con il recente recupero del dollaro vengono meno i motivi degli acquisti da parte delle banche Centrali asiatiche (Cina e soprattutto Giappone in prima fila). La scadenza sul benchmark a 10 anni che era scesa sotto il 4% oggi ha visto il rendimento sfiorare il 4.10%.

Sul fronte valutario molto sostenuto e’ risultato l’allungo del biglietto verde arrivato ai massimi del 2004 sia sull’euro che sullo yen. Alle 12.00 E.T. (ore 18.00 in Italia) per acquistare 1 euro sono necessari $1.2095, mentre per comprare 1 dollaro si spendono Y110.20.

I movimenti al rialzo sul biglietto verde spingono al ribasso le quotazioni di oro e petrolio. I future con scadenza aprile quotano rispettivamente $390.8 all’oncia (-$3.0) e $35.85 al barile di light sweet crude ($0.81).