Società

WALL STREET: IN LENTA RIPRESA IL DOW, NASDAQ -2,7%

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Il Nasdaq, imprigionato dalle vendite, perde quasi il 3% trascinato dalla pesante flessione di Xo Communications (XOXO – Nasdaq) e AtHome Corporation (ATHM – Nasdaq).

Tra i principali timori degli investitori, il panorama economico degli USA dopo che alcune banche d’affari hanno ridotto le stime sugli utili di diverse societa’ fino al 2002 proprio per la mancanza di certezze sul quel fronte.

Verificare aggiornamento indici IN TEMPO REALE in prima pagina.

Secondo molti investitori l’attacco terroristico incrementera’ la disoccupazione e ridurra’ le spese per i consumi mandando l’ economia USA in recessione. Di conseguenza le societa’ ritarderanno gli acquisti fino a che sapranno quanto profonda e lunga e’ questa recessione.

Sui mercati per ora procede molto male il comparto chip, dove il Philadelphia Semiconductor Index (SOX – Phlx), l’indice piu’ rappresentativo del settore, si porta ai livelli piu’ bassi dal marzo 1999.

“Giorno dopo giorno avremo conferma che questa economia si sta indebolendo sempre piu'”, ha dichiarato Henry Cavanna di J.P. Morgan Fleming Asset Management.

A tirare verso il basso il settore sono principalmente le voci (vedi sezione RUMORS

) che circondano il colosso Intel (INTC – Nasdaq) e le pessime performance di Xilinx (XLNX – Nasdaq) , Rambus (RMBS – Nasdaq), Texas Instruments (TXN – Nyse), Altera (ALTR – Nasdaq), National Semiconductor (NSM – Nasdaq) e LSI Logic (LSI – Nyse).

Ma gli occhi degli investitori sono rivolti essenzialmente verso il fronte macroeconomico, dove grande e’ l’attesa per il dato di venerdi’ relativo all’ultima revisione del prodotto interno lordo USA per il secondo trimestre. Per ora la maggioranza degli economisti sembra attendersi una revisione a +0,1%, contro il +0,2% comunicato in precedenza.

L’attenzione e’ anche rivolta verso il mercato del lavoro, dopo che il dato sui sussidi di disoccupazione ha registrato un rialzo di 58.000 unita’ nella settimana conclusasi il 22 settembre scorso, quella cioe’ successiva agli attacchi terroristici negli USA.

“Le stime sui sussidi sono da considerarsi totalmente irrilevanti, visto che si tratta di pure congetture sull’impatto degli attentati dell’11 settembre – sottolinea Ian Shepherdson, chief U.S. economist presso la High Frequency Economics – Quello che adesso interessa gli investitori e’ vedere se i sussidi si manterranno stabili ai livelli attuali o continueranno a cedere”.

L’economista prevede un ulteriore rialzo nelle prossime settimane – probabilmente maggiore di quello odierno – a causa dei forti licenziamenti annunciati nel settore del trasporto aereo. Comunque, una ripresa potrebbe gia’ arrivare verso la fine di novembre.

Il dato sui sussidi di disoccupazione fornisce inoltre alcune informazioni relative all’andamento futuro della disoccupazione negli Stati Uniti. “Tutti i numeri sul mercato del lavoro saranno quasi sicuramente terribili”, ha concluso Shepherdson.

In mattinata e’ stato inoltre diffuso il dato sulla vendita di case nuove, salito in agoato dello 0,6% a 898.000 unita’.