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WALL STREET: IL RALLY DIFFICILE DEL NASDAQ

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Dopo un’apertura entusiasmante, il Nasdaq rallenta la marcia e, pur mantendosi in positivo, delude le aspettative di chi attenteva il vero e proprio rally.

Nulla hanno potuto le notizie giunte dal dipartimento del Commercio USA in base alle quali gli ordini alle fabbriche negli Stati Uniti sono cresciuti dell’1,8% nel mese di marzo.

Complice del cambiamento di rotta, un comunicato diffuso dalla “Semiconductor Industry Association” in base al quale, nel mese di Marzo 2001, le vendite mondiali dei semiconduttori sono calate del 4,5% rispetto all’anno precedente e del 7% rispetto a Febbraio.

Attualmente, l’indice rappresentativo del settore, il Philadelphia Semiconductor Index (SOX – PHLX), registra un modesto rialzo dello 0,96%.

Questa mattina, inoltre, Bear Stearns, ha espresso un giudizio negativo sul settore manifatturiero degli apparecchi elettronici.

Un recente sondaggio condotto tra le societa’ del settore ha, infatti, dimostrato che ben l’85% ha gia’ pianificato di affidarsi per il prossimo anno alle aziende di outsourcing.

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Eppure le notizie di questa mattina facevano ben sperare.

A dare la spinta decisiva al mercato tecnologico, era stata una nota diffusa da Terry Ragsdale di Goldman Sachs secondo cui la domanda dei semiconduttori per i chip vedra’ una rapida impennata nel mese di marzo.

Incisivo era stato anche un giudizio dato da Christopher Stix di Morgan Stanley in base al quale, secondo le recenti stime, il mercato delle infrastrutture per le comunicazioni si sta finalmente stabilizzando.

Immediata la reazione del colosso di settore Cisco Systems (CSCO – Nasdaq), che registra un guadagno del 7,70%.

“La riduzione sui tassi d’interesse decisa dalla Federal Reserve sta iniziando ad avere qualche conseguenza positiva sul sentiment degli investitori e potrebbe anche incidere sulla tendenza delle compagnie a spendere piu’ sulle infrastrutture per le telecomunicazioni”, ha concluso lo stesso Stix.

“Siamo vicini ad alcune aree di resistenza: 1.300 punti per lo S&P 500 e 2250 per il Nasdaq. C’e’ un sentimento positivo ora sui mercati e lo testimoniano i volumi in aumento”, aveva detto Guy Truicko di Unity Management, intuendo le difficolta’ che il Nasdaq avrebbe incontrato.

Leggermente piu’ problematica sembra essere invece la situazione del Dow Jones che sconta molte prese di beneficio proprio su quei titoli che ieri avevano guidato al rialzo l’indice delle blue chip tra le quali Procter & Gamble (PG – Nyse), Philip Morris (MO – Nyse) e Boeing (BA – Nyse).

“Gli investitori sono curiosi di vedere se il Dow sara’ in grado di superare la soglia degli 11,000 punti”, ha concluso Truicko.

Un ulteriore motivo di preoccupazione per l’indice dei trenta titoli piu’ importanti, il giudizio negativo dato da UBS Warburg and CS First Boston sul settore energetici.

Attualmente, Exxon Mobil (XOM – Nyse) e’ in negativo del 2,8%.

Tra i principali titoli in movimento a Wall Street:

Nel settore sofware:

Il colosso americano Microsoft (MSFT – Nasdaq) ha comunicato nella tarda serata di martedi’ che il software Windows 2000 per server contiene un difetto tecnico che rende relativamente semplice ai pirati informatici violare siti Web. In borsa, sta perdendo circa l’1%
(Vedi Microsoft: difetto per Windows 2000 server )

Nel settore telecomunicazioni:

I titoli del comparto telecomunicazioni sono oggi nel mirino degli investitori dopo che Vodafone (VOD – Nyse), il primo operatore di telefonia al mondo, ha annunciato l’acquisizione della partecipazione di British Telecom (BTY – Nyse) in Japan Telecom, J-Phone e Airtel per $6,8 miliardi. Entrambe le societa’ sono in calo in questo momento, Vodafone del 2%, British Telecom di oltre lo 0,5%.

Nel settore largo consumo:

Procter & Gamble (PG – Nyse) sale dello 0,25%. Ieri il titolo ha conseguito una delle migliori performance tra le blue chip dopo aver riportato un bilancio trimestrale migliore di quanto si attendeva il mercato.
(Vedi Utili: Procter & Gamble meglio delle aspettative )

Nel settore internet:

Priceline.com (PCLN)
dopo la forte crescita di ieri seguita ai commenti positivi di Goldman Sachs, segna questa adesso un rialzo di quasi il 7%. La societa’ ha fatto sapere nella tarda serata di ieri di aver chiuso il primo trimestre con una perdita di 3 centesimi per azione, al di sotto di quanto si attendevano gli analisti di First Call/Thomson Financial (ossia una perdita di 5 centesimi per azione).

Cnet Networks (CNET) sta lasciando sul campo il 6,25%. Il sito finanziario ha raggiunto per i primi tre mesi del 2001 una perdita di 13 centesimi per azione. Gli analisti di First Call/Thomson Financial avevano previsto perdite contenute a 10 centesimi.