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WALL STREET: IL NASDAQ E’ AI MASSIMI DI QUATTRO ANNI

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Dopo un avvio debole, condizionato dalle notizie deludenti sugli utili, gli indici azionari americani hanno recuperato terreno nelle ultime ore di scambi ed hanno chiuso in territorio positivo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.40% a 10.689, l’S&P500 lo 0.48% a 1235, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.71% a 2188, massimo di quattro anni.

A determinare il recupero dei listini e’ stato l’intervento di Greenspan al Congresso che, nonostante l’intenzione di alzare ulteriormente i tassi a breve, si e’ mostrato ottimista sullo stato dell’economia americana. A contribuire al rialzo e’ stato il petrolio, oggi sotto pressione in seguito alla comunicazione dei dati sulle scorte.

Nel corso della consueta audizione semestrale al Congresso, il presidente della Fed ha annunciato che non e’ ancora il momento di interrompere il ciclo rialzista sui tassi d’interesse. Relativamente al settore immobiliare, Greenspan ha evidenziato che in alcune aree appare insostenibile la crescita dei prezzi delle case. Il basso costo del denaro ha creato un “fervore speculativo” in alcuni mercati regionali che potrebbe condurre a degli “eccessi”. Ha comunque concluso ribadendo il proprio ottimismo sull’economia statunitense: la ripresa procede sui binari giusti e il mercato del lavoro appare in netto miglioramento.

Spunti positivi sono arrivati anche dal comparto energetico. L’EIA (Energy Information Administration) ha riportato che nella settimana conclusasi il 15 luglio le scorte di greggio sono scese di 900 mila barili (contro le attese di un calo di 3.45 milioni di unita’). Subito dopo la comunicazione dei dati, il future con scadenza agosto ha accelerato al ribasso per poi chiudere in calo di 74 centesimi a quota $56.72 al barile, livello piu’ basso dallo scorso 30 giugno. Il contratto future con scadenza settembre, che da domani sara’ quello di riferimento, ha ceduto 67 centesimi a $58.02 al barile.

Passando alla cronaca societaria, i risultati trimestrali positivi di Honeywell e Altria hanno spinto i relativi titoli al rialzo. Positive anche le prove di Alcoa, Boeing e IBM.

Nonostante la buona crescita dei profitti e il livello record dei ricavi, il colosso dei chip Intel ha registrato una pesante perdita. Il titolo ha chiuso in calo del 4.39%. Dopo i recenti guadagni messi a segno dal titolo (+25% da inizio anno) gli operatori si aspettavano risultati ancora piu’ brillanti. Alcuni analisti hanno tagliato il rating sul gruppo. Tra le ragioni citate, le attese di pressioni sui prezzi, i livelli elevati dei tassi di utilizzo, l’andamento dei margini lordi e la crescente concorrenza di AMD.

Male anche Pfizer, in calo dell’1.06%, nonostante i numeri di bilancio siano risultati superiori al consensus. Deludente la trimestrale di General Motors. Il colosso automobilistico ha riportato una perdita di $286 milioni; nello stesso periodo dello scorso anno, invece, la societa’ aveva registrato un profitto di $1.38 miliardi.

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Tra gli altri titoli, sotto pressione anche Yahoo! che ha registrato un tonfo dell’11.58%. La societa’ Internet ha riportato profitti di $755 milioni, o 51 centesimi per azione, in linea con le stime degli analisti, ma sulla performance giornaliera hanno gravato le preoccupazioni relative alla perdita di quote di mercato.

Sugli altri mercati, l’euro e’ in recupero nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2142. In rialzo l’oro. Il future con scadenza agosto ha guadagnato $1.90 a quota $422.10. In rialzo, infine, anche i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.17% dal 4.19% di martedi’.