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WALL STREET: IL NASDAQ CHIUDE SOTTO I 1.500

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Seduta negativa per gli indici Usa, con il Dow Jones che chiude lievemente sopra i 9.500 punti e il Nasdaq che termina sotto quota 1.500.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.496,89 (-1,46%)

Il Dow Jones ha chiuso 9.502,80 (-1,19%)

L’S&P 500 a 1.009,56 (-1,05%)

A frenare gli acquisti e’ stato il mix di dati macroeconomici poco confortanti pubblicati prima dell’inizio della seduta, che hanno visto protagoniste le vendite al dettaglio del mese di maggio, in calo dello 0, 9%. Poco confortante anche l’indicatore relativo ai prezzi alla produzione di maggio che hanno accusato la flessione piu’ forte degli ultimi sei mesi. Lettura duplice per il dato. Il calo ha sicuramente un’accezione positiva, in quanto indica che le pressioni inflazionistiche sono sotto controllo; allo stesso tempo, tuttavia, la forte flessione dei prezzi indica che i profitti societari continuano a languire.

Pesano ancora i timori sulla ripresa dei profitti societari, dopo il warning lanciato dalla societa’ di infrastrutture tlc Lucent Tech (LU – Nyse). Immediata e’ stata la reazione della banca d’affari CSFB che ha tagliato le stime sugli utili e sul fatturato della societa’. Hanno inciso anche le cautele espresse sui risultati del secondo trimestre da parte del numero uno dei broker Charles Schwab (SCH – Nyse).

Tra i titoli che hanno mosso i listini:

Il listino dei titoli industriali ha assistito alla buona e performance di Ibm (IBM – Nyse) e dell’operatore telecom AT&T (T – Nyse).

Sul Nasdaq si e’ distinta invece la buona performance di ImClone Systems (IMCL – Nasdaq). Il titolo biotech ha recupera terreno dopo il crollo accusato mercoledi’, sulla scia dell’arresto per insider trading dell’ex amministratore delegato, Samuel Waksal.

A livello settoriale:

-Deboli le tlc in generale (indici di riferimento XTC, DJ_TLS e YLS), su cui ha pesato il warning lanciato dalla societa’ di infrastrutture Lucent (LU – Nyse). In calo anche Jds Uniphase (JDSU – Nasdaq). A deprimere il settore anche le note negative di J.P. Morgan e Jefferies & Co sull’operatore wireless Sprint PCS (PCS – Nyse). Da segnalare il rimbalzo di AT&T dopo il forte calo delle ultime sedute (T – Nyse).

– Nel finale hanno ripiegato i semiconduttori (SOX). Giu’ Xilinx (XLNX – Nasdaq), Intel (INTC – Nasdaq) e Texas Instruments (TXN – Nyse). Nota positiva, invece, per l’azienda di infrastrutture chipKLA-Tencor (KLAC – Nasdaq), che ha confermato le stime su fatturato e utili del quarto trimestre. In rialzo anche la rivale Applied Materials (AMAT – Nasdaq), che ha registrato una buona performance sulla scia di alcune voci di mercato.

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– In rosso i software (GSO ), che hanno visto sotto i riflettori le perdite del colosso Microsoft (MSFT – Nasdaq) e di Adobe System (ADBE – Nasdaq). Ma a deprimere l’indice e’ stato soprattutto il calo di I2 Technologies (ITWO – Nasdaq). Il titolo ha accusato la nota negativa della banca d’affari CIBC .

– Bene i titoli biotech (BTK), rimbalzati sulla scia di ImClone Systems (IMCL – Nasdaq), che ha recuperato terreno dopo il crollo di mercoledi’, seguito all’arresto per insider trading dell’ex amministratore delegato, Samuel Waksal. Oggi, testimoniando di fronte al Congresso Usa, Harlan Waksal, fratello di Samuel e attuale n.1 della societa’, si e’ scusato ufficialmente.

– In ripresa i farmaceutici (DRG). Occhi puntati su Bristol-Myers Squibb (BMY – Nyse), partner di ImClone nello sviluppo del farmaco anticancro Erbitux, ha chiesto alla banca d’affari Goldman Sachs (GS – Nyse) di esplorare una serie di alternative tese a risollevare le sorti del gruppo. Tra le possibilita’, la vendita dell’intera societa’, una fusione alla pari e l’acquisizione di una societa’ piu’ piccola ma promettente. Bene Eli Lilly (LLY – Nyse), il cui farmaco Sarafem ha ricevuto l’approvazione dell’FDA.

– In ribasso i finanziari (DJ_FIN). I commenti negativi del colosso del brokeraggio Charles Schwab (SCH – Nyse) trascinano al ribasso il settore. Merrill Lynch ha inoltre tagliato le stime sugli utili 2002 e 2003 del gigante finanziario American Express (AXP – Nyse).

– Sotto pressione i titoli media. Nonostante la banca d’affari Thomas Weisel Partners abbia alzato il rating sul settore da ‘market weight’ a ‘overweight’ e Salomon Smith Barney abbia emesso una nota positiva su Walt Disney (DIS – Nyse), sui titoli pesano le accuse di pratiche monopolistiche di alcuni colossi del settore.

Da segnalare inoltre:

– La Securities and Exchange Commission (SEC, la Consob americana) ha dato il via libera all’Ipo della divisione CIT della conglomerata Tyco International (TYC – Nyse). Immediata la reazione delle banche d’affari, che hanno alzato il rating sul titolo. Il titolo TYC e’ quello che guadagna di piu’ al NYSE, con volumi molti elevati.

– Sia SG Cowen che UBS Warburg hanno emesso note positive sul colosso informatico IBM (IBM – Nyse), dichiarandosi fiduciose nella ripresa dei profitti societari. La buona performance del titolo aiuta il Dow Jones a risalire la china.

– La giuria del processo contro la societa’ di revisione contabile Arthur Andersen, accusata di aver ostacolato la giustizia Usa nel tracollo dell’ex colosso energetico Enron (ENRNQ – Nasdaq Pink Sheet), non e’ ancora riuscita a raggiungere un verdetto unanime.

-Merrill Lynch ha emesso una nota positiva sul colosso informatico Hewlett-Packard (HPQ – Nasdaq).

Sul fronte macroeconomico:

– Nel mese di maggio, le vendite al dettaglio Usa hanno registrato un calo dello 0,9%, il ribasso maggiore dal novembre 2001. L’indicatore si e’ rivelato peggiore delle stime di mercato.

– Sempre a maggio, l’indice dei prezzi alla produzione ha registrato una flessione dello 0,4%, il calo maggiore degli ultimi sei mesi. Di norma la flessione dei prezzi alla produzione e’ accolta positivamente dai mercati Usa, dal momento che il calo dell’indicatore indica che le pressioni inflazionistiche sono contenute e che non c’e’ fretta di alzare i tassi. Tuttavia, il forte calo dei prezzi combinato alla forte flessione delle vendite al dettaglio indica che i profitti societari continuano a languire.

– Deludente anche il dato sulle nuove richieste per i sussidi di disoccupazione settimanali, che sono aumentate, seppure meno delle stime.

– Secondo Anthony Santomero, Presidente della Fed di Philadelphia, “la ripresa dell’economia Usa e’ in atto, ma c’e’ ancora strada da fare”.

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