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WALL STREET: I TECNOLOGICI AFFOSSANO I FUTURES

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A circa mezz’ora dall’apertura delle contrattazioni a New York, i futures sugli indici si mantegono col segno meno, ancorati in territorio negativo dalle cattive notizie arrivate questa mattina dal comparto tecnologico.

In leggero recupero rispetto alla rilevazione precedente i contratti su Dow Jones e S&P 500.

Anche il dato sugli ordini di beni durevoli, cresciuti in dicembre del 2,2%(contro un’aspettativa che li voleva in calo dell’1,5%) non e’ bastato a capovolgere la tendenza negativa.

Il fatto che la spesa degli americani in prodotti come automobili, computer o elettrodomestici continua a crescere, anche se meno che in novembre, poteva ridare un po’ di fiato ai mercati, dopo che ieri Alan Greenspan aveva previsto “crescita zero” per il primo trimestre del 2001.

L’attenzione di Wall Street e’ invece tutta per quello che sta accadendo nel settore tecnologico, da cui arrivano note dolenti.

Questa mattina PMC-Sierra (PMCS – Nasdaq), societa’ che produce chip e componenti per le tlc, ha lanciato un profit warning relativo al primo trimestre.

Male anche Ericsson (ERICY – Nasdaq). La societa’ svedese quotata anche al Nasdaq ha chiuso il 2000 con un risultato lontano dalle aspettative e ha rivisto le stime di crescita per il primo trimestre 2001.

Notizie negative anche per WorldCom (WCOM – Nasdaq). Secondo il Wall Street Journal, la seconda societa telefonica su lunga distanza degli Stati Uniti sarebbe pronta a tagliare di circa il 15% la forza lavoro, in seguito alla riduzione dei
ricavi.

Alle 15:00 (le 9:00 ora di New York) il contratto futures sull’indice S&P 500 e’ in ribasso di 4,70 punti (-0,33%).

Il contratto sull’indice Nasdaq e’ in ribasso di 50,50 punti (-1,93%).

Il contratto sull’indice Dow Jones e’ in ribasso di 7 punti (-0,06%).

Sul mercato obbligazionario, l’ultima emissione del titolo del Tesoro Usa a 10 anni fa registrare prezzi a $1038,4 e rendimenti al 5,23%.