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WALL STREET: GLI INDICI SNOBBANO LA POLITICA

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I mercati azionari americani volevano Bush presidente, cosi’ hanno assicurato molti analisti. Gli investitori oggi guardano i dati economici e della Casa Bianca non si parla piu’. L’unico presidente che puo’ cambare il vento e’ Alan Greenspan.

(verifica quotazioni indici aggiornate IN TEMPO REALE in prima pagina)

I titoli finanziari soffrono per i piani di ristrutturazione e i ‘profit warning’ annunciati da gruppi del calibro di Chase Manhattan e JP Morgan contribuendo in modo determinante a una cessione di oltre 100 punti sull’indice Dow Jones a meta’ seduta.

Il piccolo rally delle Blue Chip, che ieri ha salutato la sentenza della Corte suprema che ha dato a George W. Bush la Casa Bianca, e’ stato cancellato e l’indice ha fatto ancora un passo indietro.

I tecnologici del Nasdaq hanno tenuto per buona parte della mattinata sulla parita’, per arretrare quindi di mezzo punto percentuale.

Pesa una considerazione: con due mandati consecutivi e otto anni di tempo a disposizione, Bill Clinton, un presidente eletto con una solida maggioranza e che si e’ sempre mostrato capace di catturare consenso, non e’ riuscito a far passare un solo disegno di legge cui si possa attribuire un effetto diretto sull’economia o sulla borsa.

Gli investitori sembrano non aspettarsi proprio nulla, forse perche’ sanno che anche in America le promesse della campagna elettorale scadono il giorno stesso in cui si va a votare.

Nessuno si aspetta davvero che George W. Bush spenda il surplus di bilancio per varare il piano di riduzione fiscale con cui ha fatto sognare i contribuenti e sorridere qualche economista.

Il Congresso degli Stati Uniti e’ diviso: ne’ i repubblicani ne’ i democratici hanno i numeri per decidere da soli. Il presidente dovra’ scendere a patti in continuazione e dovra’ scontare per tutta la durata del suo mandato le circostanze e il modo in cui ha prevalso sull’avversario.

Con inusuale sprezzo per le proprie istituzioni, l’America parla di un presidente dimezzato.

Ieri sera, ringraziando gli elettori e impegnandosi a servire la nazione come 43mo presidente, ha parlato di cooperazione, di lavorare insieme per gli Stati Uniti, ripetendo uno dei suoi slogan preferiti: ‘Gettiamoci la politica alle spalle’.

Per una copertura completa vedi ELEZIONI USA:
SPECIALE WALL STREET ITALIA

Wall Street lo ha preso alla lettera: della politica mostra di non curarsi e si concentra sui numeri, quelli dei bilanci aziendali e quelli da cui si dovra’ capire il reale stato di salute dell’economia americana.

I prezzi alla produzione in novembre, secondo i dati diffusi stamane dal dipartimento del Lavoro Usa, sono aumentati dello 0,1%, la meta’ rispetto allo 0,2% stimato dagli analisti di riferimento a Wall Street, e in netta flessione rispetto allo 0,4% di ottobre. Escludemdo le componenti piu’ volatili dell’indice, quelle relative al settore dell’energia e alimentare, i prezzi alla produzione sono scesi dello 0,1%.

La Federal Reserve puo’ essere soddisfatta, i segnali di rallentamento – che il suo presidente, Alan Greenspan, ha recentemente definito “apprezzabili” – ci sono proprio tutti.

I ‘profit warning’ della aziende dicono chiaro e tondo ai mercati che se l’economia rallenta le previsioni di bilancio non sono piu’ valide e gli utili saranno inferiori alle aspettative.

Gli investitori aspettano che la Fed si decida: d’inflazione neppure l’ombra, quanto occorrera’ aspettare per vedere una riduzione dei tassi d’interesse? Perche’ devono restare inchiodati al 6,5%, il massimo degli ultimi dieci anni?

Greenspan non ha fretta e sembra proprio che il comitato direttivo della Fed, convocato per martedi’ prossimo, 19 dicembre, si limitera’ a dire che i tempi sono maturi per valutare una riduzione del costo del denaro e non fara’ assolutamente nulla.

Greenspan come un Babbo Natale cattivo che tiene nel cassetto la lettera di Wall Street. Il regalo lo mandera’ dopo la Befana: prossima riunione del comitato, 19 gennaio 2001.

Gli investitori cercano di alleggerirsi dei titoli sopravvalutati, cercano di capire quale sia il prezzo giusto.

Mancano le risposte: la frenata dell’economia Usa e’ ancora difficile da quantificare, come la risposta che la Corporate America sapra’ dare in termini di produttivita’ e innovazione.

In attesa di indicazioni, sui listini si naviga a vista senza voglia o motivo per far partire un rally di fine d’anno. Non che le cose vadano male, ma non c’e’ proprio nulla da festeggiare. Neppure Bush alla Casa Bianca.

Sui listini in generale sono in rialzo il settore delle attrezzature per ufficio, difesa, calzaturiero, chimico e dell’oro.

Perdono il settore bancario, trasporti, edilizia, trivellazione petrolifera, grande distribuzione, assicurativo.

Tra i principali titoli in movimento a meta’ giornata a Wall Street:

Nel settore dei media, Time Warner (TWX) e America Online (AOL) hanno firmato il protocollo d’intesa con le autorita’ federali che controllano le telecomunicazioni: il sistema di tv via cavo aperto a societa’ Internet concorrenti. Nasce un gruppo valutato $111 miliardi. Entrambi i titoli guadagnano a meta’ giornata circa l’ 1,5%.
(Vedi Antitrust: semaforo verde per Aol-Time Warner)

Nel settore finanziario, Chase Manhattan Corp. (CMB) e J.P. Morgan & Co. (JPM) hanno annunciato questa mattina che gli utili relativi al quarto trimestre saranno inferiori a quanto previsto dagli analisti a causa del deterioramento del mercato dei capitali e degli alti costi. Entrambi i titoli perdono circa il 5,5%.
(Vedi Banche: ‘profit warning’ per Chase e JP Morgan)

Nel settore chimico, Du Pont Co. (DD), il piu’ grande gruppo al mondo, ha annunciato questa mattina il prossimo scorporo della divisione farmaceutica confermando di essersi rivolta a Morgan Stanley Dean Witter & Co. (MWD) per valutarne un futuro ingresso sul mercato. Il titolo Du Pont guadagna oltre il 4,5%, mentre il titolo Morgan Stanley perde oltre il 6%.
(Vedi Chimica: DU Pont scorpora divisione farmaceutica)

Nel settore dei software, Adobe Systems (ADBE) perde quasi il 13%. La societa’ che produce software grafici per l’editoria quali Photoshop e Illustrator dovrebbe pubblicare oggi i dati di bilancio relativi al quarto trimestre. Gli analisti si aspettano un utile di 29 centesimi per azione, mentre nello stesso periodo dello scorso anno la societa’ ha registrato un utile di 23 centesimi per azione. Questa mattina la banca d’affari Morgan Stanley Dean Witter & Co. ha inoltre ridotto il rating da “Outperform” a “Neutral”.
(Vedi Borsa: Adobe brucia 12% su valutazioni msdw)

Nello stesso settore, Verity (VRTY) ha chiuso il suo secondo trimestre con utili di 23 centesimi ad azione, superiori ai 20 centesimi previsti dai principali analisti. La societa’ ha inoltre annunciato di essere in grado di battere le aspettative sugli utili anche per quanto riguarda gli utili dell’anno fiscale 2001. Il titolo guadagna il 18,5%.

Nel settore aereospaziale, Boeing Co. (BA) ha nominato l’ambasciatore Thomas R. Pickering, ex sottosegretario agli Affari Esteri del governo americano ed ex capo missione in Russia e presso le Nazioni Unite, quale vice direttore generale incaricato delle relazioni internazionali. Pickering, per il quale e’ stata creata una posizione ‘ad hoc’, e’ stato scelto per la sua grande esperienza come negoziatore, l’uomo giusto per guidare l’espansione del colosso aereospaziale in Europa, Asia e Africa. Il titolo Boeing guadagna oltre l’ 1%.

Nel settore del lusso, Gucci Group NV (GUC) prevede che gli utili per azione non raggiungeranno i livelli dell’anno scorso a causa degli alti costi delle recenti acquisizioni. Il titolo perde meno dello 0,5%.

Nel settore dei macchinari per ufficio, Xerox Corp. (XRX) ha annunciato questa mattina la vendita delle operazioni in Cina a Fuji Xerox Co.. La transazione, valutata $550 milioni, rappresenta per il colosso americano delle fotocopiatrici un’infusione di denaro necessaria per diminuire i costi di produzione e gonfiare gli utili. Il titolo Xerox guadagna quasi il 15,5%.

Nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni, Cisco Systems Inc. (CSCO) ha annunciato questa mattina l’acquisizione di ExiO Communications, una societa’ a capitale privato, per $155 milioni in azioni. E’ la ventiduesima operazione di acquisizione di Cisco dall’inizio dell’anno. Il titolo Cisco guadagna quasi l’ 1%.

Nel settore dele spedizioni internazionali, United Parcel Service Inc. (UPS) ha ammesso questa mattina che manchera’ gli obiettivi di bilancio per l’ultimo trimestre dell’anno visto che le spedizioni all’interno degli Stati Uniti sono rimaste invariate rispetto allo scorso anno. La societa’ prevede di chiudere il quarto trimestre con un utile compreso tra 7 e 10 centesimi per azione, ben al di sotto dei 56 centesimi registrati nello stesso periodo del 1999 e dei 14 centesimi previsti dai principali analisti di Wall Street. Il titolo UPS perde quasi il 4,5%.

Nel settore delle fibre ottiche, Corning (GLW) guadagna l’ 1% dopo aver annunciato che prevede di chiudere il quarto trimestre con utili compresi tra i 26 e i 28 centesimi per azione, mentre gli utili relativi all’intero anno 2000 dovrebbero essere compresi tra $1,15 e $1,17. Le aspettative degli analisti erano rispettivamente di 28 centesimi e $1,17.

Nel settore delle componenti elettroniche, Sanmina Corp. (SANM) intende procedere con uno split azionario 2 per 1. Il titolo guadagna quasi il 5%.

Nel settore Internet, Salomon Smith Barney ha rivisto in positivo le sue previsioni sulle perdite di Amazon.com (AMZN) relative al quarto trimestre, portandole da 22 a 25 centesimi per azione, in previsione di consistenti vendite natalizie. Il titolo guadagna lo 0,5%.

Nel settore delle telecomunicazioni, AT&T (T) ha intenzione di rivendere a Time Warner il 25% dell’operatore via cavo Time Warner Entertainment. La trasazione e’ uno dei requisiti richiesti dalle autorita’ antitrust americane per dare il via alla fusione di di AT&T con MediaOne. Il titolo AT&T perde quasi l’ 1,5%.

Ecco di seguito la lista dei 10 titoli piu’ scambiati
al New York Stock Exchange (datidelle 12.00) con rispettivi
volumi, prezzi e variazioni percentuali (verificare chiusure definitive
cliccando sul simbolo dei singoli titoli)
:

SIMBOLO

SOCIETA’

VOLUME

PREZZO (in $)

VARIAZIONE    (in punti)

VARIAZIONE (percentuale)

NT

Nortel Networks

16,216,800

37.813

+1.375

+3.77%

LU

Lucent Technologies

13,169,600

18.875

-1.063

-5.33%

EMC

EMC  

9,821,000

76.438

-1.438

-1.85%

CMB

Chase Manhattan  

7,772,200

42.000

-2.500

-5.62%

T

AT&T  

7,193,900

22.063

-0.250

-1.12%

C

Citigroup  

6,741,300

50.875

-2.125

-4.01%

GE

General Electric

6,080,400

52.188

-0.813

-1.53%

CPQ

Compaq Computer  

6,289,400

18.700

+0.600

+3.31%

XRX

Xerox  

5,929,800

6.500

+0.813

+14.29%

AOL

America Online 

4,444,000

49.160

+0.710

+1.47%

Ecco di seguito la lista dei 10 titoli piu’ scambiati
al Nasdaq (datidelle 12.00) con rispettivi volumi, prezzi e
variazioni percentuali (verificare chiusure definitive cliccando sul simbolo
dei singoli titoli)
:

SIMBOLO

SOCIETA’

VOLUME

PREZZO (in $)

VARIAZIONE   (in punti)

VARIAZIONE (percentuale)

SUNW

Sun Microsystems 

41,956,100

32.438

+0.688

+2.17%

CSCO

Cisco Systems 

22,467,800

51.688

+0.563

+1.10%

WCOM

WorldCom 

21,020,100

17.938

-0.250

-1.37%

ORCL

Oracle  

17,251,500

29.250

+0.875

+3.08%

INTC

Intel  

15,723,400

36.000

+0.500

+1.41%

JDSU

JDS Uniphase  

13,652,000

65.125

+0.438

+0.68%

MSFT

Microsoft  

13,049,900

57.875

+0.625

+1.09%

DELL

Dell Computer  

11,360,000

19.875

-0.563

-2.75%

CMCSK

Comcast

9,796,400

37.813

-0.750

-1.94%

COST

Costco Wholesale  

8,585,300

33.500

+0.750

+2.29%