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WALL STREET: GLI INDICI PROSEGUONO SULLA VIA DEI RIALZI

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Dopo un avvio piatto, sui mercati americani si sono intensificati gli acquisti, sulla scia del calo, seppur contenuto, dei prezzi energetici e del buon dato economico rilasciato in mattinata. Senza dubbio, ha continuato a diffondere il buonumore l’eco della comunicazione dei verbali relativi all’incontro della Fed svoltosi ad inizio mese, da cui sono emersi segnali di un possibile stop al ciclo rialzista sui tassi d’interesse. Il Dow Jones e’ avanzato dello 0.43% a 10766, l’S&P500 dello 0.44% a 1248, il Nasdaq ha chiuso con un rialzo dello 0.30% a 2227.

Dai dettagli dell’incontro della Banca Centrale Usa dello scorso primo novembre, rivelati al pubblico nella giornata di martedi’, sono affiorate delle perplessita’ fra alcuni goveratori centrali, sull’opportunita’ di proseguire sulla strada dell’aumento del costo del denaro, il che equivarrebbe ad un arresto della politica monetaria adottata fin’ora dalla Federa Reserve, che ha portato i tassi a breve al 4%. Di conseguenza, le mosse che verranno adottate a riguardo, saranno, da ora in poi, sensibilmente legate agli aggiornamenti economici che saranno rilasciati giornalmente.

A tal proposito, si sono rivelati contrastati i dati comunicati in mattinata. Buone notizie sono giunte dall’aggiornamento sulla fiducia dei consumatori, comunicato dall’Universita’ del Michigan. Il dato rivisto di novembre e’ salito a quota 81.6 punti dai precedenti 79.9, attestandosi ad un livello superiore a quello pronosticato dagli economisti (81 punti).

Male, invece, gli sviluppi nel mercato del lavoro. Nella settimana conclusasi lo scorso 19 novembre, le nuove richieste per sussidi di disoccupazione
sono cresciute di 30 mila unita’ a quota 335 mila. Il consensus del mercato era per un leggero aumento a 312 mila.

Per quanto riguarda il comparto energetico, dopo essere schizzato ad un soffio dai $59 al barile nella giornata di ieri, il petrolio ha ceduto terreno in seguito al rilascio del dato sulle scorte. L’EIA (Energy Information Administration) ha annunciato che la scorsa settimana le scorte di greggio sono aumentate di 354 mila barili, contro le attese di 250 mila unita’. Sono risultate in aumento anche le riserve di benzina e prodotti distillati. Dopo un’ondata di vendite sul comparto, il contratto futures con scadenza gennaio e’ riuscito a limitare le perdite nel finale, chiudendo a quota $58.71 al barile, in ribasso di 13 centesimi.

Per la cronaca societaria, sotto i riflettori Research In Motion. Il titolo della societa’ di infrastrutture network, meglio nota per la produzione del Blackberry, e’ arrivato a perdere oltre il 7% del proprio valore, dopo aver tagliato le stime sul numero totale di utenti. Il titolo ha pero’ recuperato durante le contrattazioni ed ha chiuso con un ribasso dello 0.90%.

In netto calo le azioni della farmaceutica Alexion Pharmaceuticals, crollate di oltre il 25% a causa del fallimento dei test di laboratorio di un nuovo farmaco.

Tra i titoli del Dow Jones, il miglior rialzo lo mette a segno McDonald’s, avanzato di oltre il 2%. Bene anche American Express, Intel, JP Morgan e Pfizer. I ribassi piu’ pronunciati li segnano Caterpillar, Du Pont e Procter & Gamble.

Bene i titoli dell’acciaio sulla notizia della possibile acquisizione di Dofasco da parte della francese Arcelor SA. Il titolo U.S. Steel e’ avanzato del 2.5%, AK Steel e’ arrivato a segnare un progresso del 10%.

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Ricordiamo che nella giornata di domani i mercati americani rimarranno chiusi per la ricorrenza del Thanksgiving Day, il Giorno del Ringraziamento. Nella sessione di venerdi’, le contrattazioni termineranno in anticipo all’1:00 pm locali.

Sugli altri mercati, l’euro ha continuato a recuperato terreno sul dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.1815. Dopo aver segnato un nuovo record di 18 anni nella seduta precedente, l’oro e’ arretrato leggermente. Il futures con scadenza dicembre ha chiuso in calo di 60 centesimi a quota $492.30 all’oncia. In netto ribasso, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.49%, dal 4.43% di martedi’.

BORSA: NY SALE CON PROSPETTIVA STOP FED A RIALZO TASSI


INDICI A MASSIMI 4 ANNI E MEZZO, SU BANCHE, GOOGLE CORRE ANCORA

23 Novembre 2005 22:58 NEW YORK (ANSA) – La prospettiva di uno ‘stop’ oquantomeno di un rallentamento nella politica di rialzo deitassi d’interesse, seguita ininterrottamente dalla FederalReserve da giugno 2004, dà oggi ulteriore ossigeno alla Borsastatunitense, con il Dow Jones (+0,41% a 10.916,09 punti) cheritorna a posizionarsi poco sotto gli 11mila punti, un livellomai toccato dai primi di giugno 2001. La seduta odierna, che vede anche Nasdaq (+0,28% a 2.259,98punti) e Standard & Poor’s 500 (+0,35% a quota 1.265,61) suimassimi degli ultimi 4 anni e mezzo, è caratterizzata daun’attività più modesta rispetto al normale, alla vigiliadella chiusura dei mercati per la festività del Thanksgiving,la Giornata del Ringraziamento.

Mentre venerdì il mercatonewyorkese chiuderà con tre ore di anticipo. Insomma, pur con una crescita almeno per ora contenuta, laBorsa Usa prosegue sulla via dei guadagni risentendo più chedei due dati congiunturali in calendario, cioé richieste disussidio di disoccupazione e indice di fiducia dei consumatorielaborato dall’Università del Michigan, dello scenario dipossibile interruzione dei rialzi del costo del denaro, secondoquanto delineato dai verbali dell’ultima riunione del FederalOpen Market Committee della Fed, diffusi nella serata di ieri. Fra i singoli titoli, bene i finanziari, con JPMorgan Chaseche avanza dell’1,52% (a 38,78 dollari), mentre Bank of Americaé in progresso dell’1,32% (a 46,71 dollari).

Nel comparto della grande distribuzione, Best Buy (maggiorcatena di vendita di prodotti dell’elettronica) sale dell’1,66%,a 66,28 dollari. La rivale Circuit City, sempre sulle attesedelle vendite natalizie, cresce dell’1,66%, a 20,87 dollari. Tra i titoli in ribasso, Research In Motion, la società chedeve le sue fortune all’e-mail pager Blackberry, cede l’1,19% (a66,28 dollari) recuperando terreno da una perdita superiore al5% dopo il taglio delle stime sulla crescita dei nuovi clienti. In forte calo Petco Animal Supplies (-9,16% a 21,23 dollari),il secondo maggiore rivenditore Usa di alimenti e accessori peranimali domestici.

Nel quarto trimestre la società prevede diavere un utile di 44/48 centesimi per azione, contro i 50ipotizzati dagli analisti di Thomson Financial. Tonfo per Alexion Pharmaceuticals, azienda biotecnologica chein Borsa lascia sul terreno il 27,17% (a 21,53 dollari) sullascia delle indicazioni negative venute dall ultima fase disperimentazione di un trattamento per i pazienti provvisti dibypass coronarici. Nell’auto, General Motors (+1,07% a 23,52 dollari) recuperaterreno, malgrado un avvio negativo, mentre Ford sale dell’1,08%(a 8,43 dollari).

Ieri l’ad Bill Ford, intervenendo a un convegno, ha auspicato “l’introduzione di sgravi fiscali per le imprese americane che promuovono la produzione di veicoli ibridi o di qualsiasi mezzo che utilizzi forme alternative di energia”. Nuovo record per Google: con un progresso dell’1,53% (a quota422,86 dollari) i titoli del motore di ricerca più usato almondo toccano un nuovo massimo storico. La società vanta orauna capitalizzazione di Borsa salita a circa 125 miliardi didollari.