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WALL STREET: GLI INDICI NON RIESCONO A REAGIRE

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Un’ora dopo la soglia di meta’ giornata a Wall Street, gli indici si presentano ancora in territorio negativo e accentuano leggermente la flessione rispetto alla rilevazione precedente. Il Nasdaq perde oltre il 3%, il Dow cala di oltre l’1,5%.

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Dopo un timido tentativo di risalire la china, attorno a meta’ seduta, gli indici non riescono dunque a scrollarsi di dosso le cattive notizie giunte dal fronte macroeconomico.

La flessione odierna spezza le speranze di chi, dopo il ‘rally’ di giovedi’, si aspettava un’altra giornata all’insegna dei rialzi.

“Quello di ieri e’ stato molto di piu’ che un ‘rally’ – commenta l’analista di Prudential Securities, Bryan Piskorowski – i ribassisti hanno ricoperto le posizioni in attesa dei dati macroeconomici di oggi. Si aspettavano cattive notizie e le cattive notizie sono puntualmente arrivate”.

Nonostante il tasso di disoccupazione sia risultato in linea con le attese di mercato (4,3%), gli operatori sono rimasti delusi dai dati sulle paghe medie orarie, cresciute in marzo a $14,17, e da quelli del numero di posti di lavoro persi.

Mentre gli economisti si aspettavano una crescita dei posti di lavoro di 60.000 unita’, il dato ha registrato un calo di ben 86.000, la flessione piu’ consistente dal 1991.

“L’economia rimane debole e si sta indebolendo sempre piu'”, osserva Michael Holland, presidente di Holland & Co., che ritiene necessario un intervento di emergenza della Federal Reserve sui tassi di interesse.

Al contrario, ostenta ottimismo il presidente della Fed di Dallas, Robert McTeer, secondo cui il tasso di crescita degli USA dovrebbe attestarsi attorno al 3% nel lungo termine.