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WALL STREET: GLI INDICI INVERTONO AL RIBASSO

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Seduta complessivamente poco variata oggi per il mercato azionario statunitense, in una giornata che peraltro è stata scandita da nuovi rumors circa possibili acquisizioni societarie che hanno fatto volare il titolo Burlington Resources, su voci legate ad un interessamento da parte del colosso petrolifero ConocoPhillips.

Per il resto, gli operatori guardano all’ appuntamento di domani con le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve, che con ogni probabilità ritoccherà ancora all’ insù il costo del denaro, il 13esimo rialzo di fila.

Burlington Resources sale del 7,2% a 81,57 dollari dopo che il Wall Street Journal ha riferito di contatti in corso che dovrebbero portare ad un’ offerta da oltre 30 miliardi di dollari da parte di ConocoPhillips sul conto dell’ azienda produttrice di gas naturale. ConocoPhillips invece è in ribasso di 2,95 dollari (a 60,12 dollari), vale a dire il calo più accentuato nell’ intero indice S&P 500.

Per il resto, la performance positiva di Burlington ha effetti positivi sull’ intero comparto dei titoli energetici, con EOG Resources, produttrice di gas naturale negli Usa ed in Canada, in rialzo di 1,74 dollari (a 78,42), mentre Williams Cos. (gasdotti), avanza di 81 cents, a 23,55 dollari.

Bene anche i titoli del comparto commerciale, sospinti da Wal-Mart, dopo che il colosso della grande distribuzione ha reso noto che a dicembre le vendite stanno andando come da previsioni. Il titolo guadagna 62 cents, a 48,7 dollari, anche come conseguenza delle valutazioni lusinghiere espresse dall’ autorevole settimanale finanziario Barron’s. Nel comparto Internet brilla ancora una volta Google, +2,61 dollari a 411,81. Il titolo beneficia delle indicazioni espresse dagli analisti di Credit Suisse First Boston, secondo cui la quotazione potrebbe toccare i 475 dollari. Oltre a questo, Google figura fra i 12 titoli che andranno ad aggiungersi a quelli inclusi nell’ indice Nasdaq-100.

Fra i tecnologici, in progresso anche Apple, che sale di 66 cents, a 74,99 dollari. Anche in questo caso il rialzo è da mettere in relazione alle indicazioni date dagli analisti di CSFB, che hanno individuato un prezzo-obbiettivo di 82 dollari. Quanto ad Intel, il colosso dei semiconduttori, avanza di 47 cents, a 26,55 dollari. Nel comparto dei media, Viacom è in progresso di 58 cents, a 35 dollari, dopo aver preannunciato un’ operazione di buy-back, cioé di acquisto di azioni proprie, fino a tre miliardi di dollari.

Fra i titoli minori, in volo Myogen, che guadagna il 43% a 27,64 dollari, dopo che l’ azienda biotecnologica ha resi noti i risultati lusinghieri derivanti dalla sperimentazione di un trattamento contro l’ ipertensione. Tornando alla riunione della Federal Reserve, gli operatori si aspettano che la banca centrale Usa possa mandare un segnale relativo al tanto atteso ‘stop’ alla manovra di rialzo del costo del denaro portata ininterrottamente avanti dal giugno dello scorso anno.

Attorno alle 19.25 ora italiana, l’ indice Dow Jones CEDE LO 0.30% a 10.750 punti, il Nasdaq composite segna -0.05% a 2.255 e lo S&P 500 -0.20% a 1.257.