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WALL STREET GIU’, SCATTANO LE PRESE DI BENEFICIO

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La sessione di borsa a Wall Street si apre con gli indici in calo. Dopo la corsa degli ultimi giorni, sui mercati azionari scattano le prese di beneficio, sostenute dall’opinione ormai diffusa che i listini sono entrati in una fase di ipercomprato di breve periodo.

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Dopo una sessione volatile, ieri gli indici sono riusciti a chiudere ancora una volta in rialzo, estendendo, seppur di poco, il forte rally delle ultime due settimane. Gli operatori questa mattina sono cosi’ tornati ad assumere un atteggiamento maggiormente improntato sulla cautela, in attesa dei nuovi dati macro, mentre continuano a digerire le ultime trimestrali societarie.

Nel mese di maggio i prezzi delle abitazioni negli Usa sono scesi in misura inferiore alle attese, ma il dato non e’ stato sufficiente ad arginare le vendite in avvio. Ora gli operatori restano in attesa dell’importante dato sulla fiducia dei consumatori, per cui e’ stimata una liev e discesa rispetto al mese precedente.

A livello societario, sotto pressione la banca tedesca Deutsche Bank: la solida performance del business “core” del gruppo non e’ stata sufficiente a controbilanciare i deboli risultati registrati nel trading sul debito. In controtendenza l’azienda biotech Amgen, forte degli ultimi conti fiscali e dell’annuncio di partnership con GlaxoSmithKline sulla commercializzazione di un nuovo farmaco.

In buon progresso anche Coventry Health Care, dopo aver rivisto al rialzo le stime sui risultati dei prossimi mesi; giu’ invece l’azienda di articoli per l’ufficio Home Depot, in ribasso a causa dell’espansione delle perdite fiscali. In ambito di M&A, rally di SPSS, schizzata +40% sull’annuncio di IBM, disposta a sborsare $1.2 miliardi ($50 per azione) per rilevare il gruppo.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in calo il greggio. I futures con consegna settembre arretrano di $0.37 a $68.01 al barile. Sul valutario, giu’ l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.4194. In lieve ribasso l’oro a $953.20 l’oncia (-$3.10). In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.70%.