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WALL STREET GIU’, MALE I FINANZIARI, TONFO DI NCC

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Avvio di settimana in lettera per gli indici americani. Al giro di boa il Dow Jones cede lo 0.40% a 12798, l’S&P500 lo 0.41% a 1384, il Nasdaq arretra dello 0.10% a 2401. La forte volatilita’ all’interno del comparto energtico (con il petrolio volato ad un nuovo record), alcune prese di beneficio dopo il rally e le contrastate trimestrali societarie continuano a sbarrare la strada dei rialzi all’azionario.

La trimestrale di Bank of America (BAC) e’ stata negativa e ha offuscato i numeri positivi delle case farmaceutiche Eli Lilly (LLY) e Merck (MRK). La banca, la seconda negli Usa in ordine di grandezza, ha annunciato un un calo dei profitti del 77% dovuto alla crisi subprime, con relative perdite. Il titolo perde poco meno del 2%: il calo e’ comunque contenuto dati i risultati comunque non catastrofici come temuto da molti.

A contribuire alla debolezza dell’intero comparto finanziario sono i commenti del Ceo del gruppo, relativi all’outlook dell’ economia previsto ancora debole per il secondo trimestre. Pressioni anche dal tonfo di National City (NCC) costretta a tagliare il dividendo e vendere parte dei titoli ad uno sconto del 40% rispetto al prezzo di chiusura di venerdi’; l’azione e’ in ribasso del 25%.

Tra le altre societa’ che hanno riportato le trimestrali in mattinata, Eli Lilly (LLY) ha riportato un balzo degli utili originato dalle robuste vendite dei farmaci per la cura di diabete, cancro e depressione: i risultati pero’ si sono attestati a livelli leggermente inferiori del consensus, tanto da spingere l’azione in calo del 3.5%. Acquisti invece su Merck (MRK) che ha riportato profitti per azione di 3 centesimi superiori alle stime.

Peter Cardillo, chief market economist di Avalon Partners, resta comunque fiducioso su una nuova tornata di trimestrali positive come quella a cui si e’ assistito nell’ultima parte della scorsa settimana. “Sara’ particolarmente importante seguire i numeri, e gli outlook, delle societa’ che svolgono attivita’ all’estero” ha dichiarato l’esperto.

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Tra le altre societa’ che hanno diffuso i risultati fiscali in mattinata, il gruppo petrolifero Halliburton (HAL) ha riportato un rialzo dei profitti del 6%. Il colosso dei giocattoli Mattel (MAT) ha invece registrato una perdita dovuta ad un rallentamento del segmento ‘Fisher-Price’ e maggiori spese legali. In controtendenza invece la rivale Hasbro (HAS) che ha fatto meglio del previsto. Attesi ora i numeri di Texas Instruments (TXN).

Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio e’ schizzato ad un nuovo record, spinto da nuovi disordini verificatisi sul territorio nigeriano, che ovviamente incidono sulla produzione petrolifera. Dopo essere saliti oltre i $117.50 i futures hanno comunque ritracciato ed al momento sono in calo di 37 centesimi a $116.32 al barile.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Real Estate Management & Development +4.2%, Autos +3.2%, Coal & Consumable Fuel +2.1%, Computer Storage & Peripherals +1.8%, e IT Consulting & Services +1.7%. Tra i piu’ forti ribassi: Regional Banks -3.9%, Education Services -3.5%, Gold -2.6%, Trucking -2.6%, e Homebuilding -2.5%.

Alle 12.15 E.T. il volume di scambio e’ di 394 milioni di pezzi al NYSE e 629 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1077 a 1883 al Nyse e 1122 a 1612 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 29 a 11 al NYSE e 12 a 23 al Nasdaq.

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