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WALL STREET GIU’ CON VOLUMI CONTRATTI

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A circa due ore dalla chiusura delle contrattazioni, i mercati americani proseguono in ribasso, depressi dalle notizie scoraggianti provenienti dai fronti macroeconomico, geopolitico e societario.

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A livello macroeconomico, il dato nettamente peggiore delle stime sui sussidi di disoccupazione settimanali, indica che il mercato del lavoro, che a gennaio aveva dato segni di stabilizzazione, e’ tornato a indebolirsi.

Contribuisce a deprimere gli investitori la sempre piu’ evidente spaccatura tra gli USA e i Paesi alleati sulla crisi irachena. Oggi infatti la Cina ha fatto sapere che sosterra’ la posizione di Francia, Germania e Russia contro una nuova risoluzione Onu che autorizzi un intervento armato contro Baghdad.

Ha alimentato il nervosismo sulla delicata situazione internazionale la notizia che il presidente Bush parlera’ alla nazione alle 20:00 ora di Washington (le due del mattino in Italia). Il portavoce della Casa Bianca, Ari Fleischer, ha pero’ assicurato che l’uso della forza non e’ stato ancora deciso.

Sulla scia delle tensioni geopolitiche, il
dollaro e’ sceso a $1,1008 per 1 euro, il nuovo minimo dal 19 marzo 1999.

Notizie poco confortanti sono arrivate anche dal fronte societario, con i retailer (RLX) che, complice la bufera di neve che ha investito la costa orientale degli Stati Uniti a meta’ febbraio, hanno annunciato vendite mensili deludenti.

Gli investitori attendono con trepidazione l’aggiornamento di meta’ trimestre del colosso dei semiconduttori Intel (INTC – Nasdaq), in calendario alle 17:30 ora di New York (le 23:30 in Italia).

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