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WALL STREET GIU’ CON UNA SERIE DI NEWS NEGATIVE

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Avvio di settimana in negativo per l’azionario statunitense. Il forte rialzo del greggio, lo sfumato accordo tra Yahoo! e Microsoft, il possibile dietro-front di Bank of America su Countrywyde hanno dato la stura alle vendite, spingendo gli indici in territorio negativo. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.68% a 12969, l’S&P500 lo 0.45% a 1407, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.52% a 2464.

L’indice S&P500 ha chiuso in calo per la prima volta nelle ultime tre sedute; il listino e’ in rialzo di circa il 10% rispetto ai minimi di 19 mesi toccati a marzo. Il 69% delle 365 aziende componenti che hanno diffuso le trimestrali fino ad oggi hanno battuto le attese degli analisti. “Assiteremo ad un maggiore conservativismo da parte dei compratori nei prossimi giorni” ha affermato John Carey, portfolio manager di Pioneer Investment Management. “Gli investitori diverranno sempre piu’ esigenti in termini di risultati societari”.

Ad originare le vendite gia’ dal preborsa era stato il tonfo di Yahoo! (YHOO) (arrivato a cedere il 23%) sulla scia degli ultimi sviluppi sulle trattative di merger con Microsoft (MSFT) a causa del mancato raggiungimento dell’accordo circa il prezzo dell’operazione. Il colosso di Redmond, dopo aver ritoccato al rialzo la precedente offerta, da $31 a $33 per azione, ha deciso di abbandonare le trattative alla richiesta ben superiore (pari a $37/share) da parte del CEO del gigante media online, Jerry Yang.

Il fatto ha spinto pesantemente al ribasso il titolo YHOO, riuscito a ridurre comunque le perdite iniziali nell’arco delle contrattazioni, per chiudere con un ribasso giornaliero pari a -15%. “Yang e’ sicuramente sotto forti pressioni in questo momento. Ha i giorni contati se non riuscira’ a scovare una strategia alternativa” ha affermato Roland Hirschmueller, trader del gruppo di brokeraggio Baader. Immediata la reazione delle banche d’affari che hanno tagliato il giudizio sulla societa’: Citigroup ne ha rivisto il rating da “Buy” a “Sell”, revisioni in negativo anche da parte di Soleil Securities e Jackson Securities.

A muoversi al rialzo e’ stato il colosso Internet Google (GOOG) che potrebbe a questo punto concludere l’accordo con Yahoo! su una possibile partnership pubblicitaria che offrirebbe di fatto una maggiore flessibilita’ a questu’ultima nella performance operativa di breve termine. Alla fine della giornata GOOG ha registrato una performance positiva pari a +2%, MSFT e’ arretrato -0.82%.

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A costituire un ulteriore elemento di incertezza, soprattutto nel comparto finanziario, e’ stata la nota diffusa dal gruppo Friedman Billings Ramsey secondo cui il colosso Bank of America (BAC) dovrebbe ritirare l’offerta da $4 miliardi avanzata nei mesi scorsi per l’acquisizione della dilacerata societa’ di mutui ipotecari Countrywide Financial (CFC). Il titolo ha inevitabilmente risentito del fatto, deprezzandosi di oltre il 15%; anche BAC ha chiuso in rosso, trascinando lo spider settoriale (XLF) in calo -1.5%. La Federal Reserve ha comunicato che negli ultimi tre mesi la percentuale di banche statunitensi che ha operato una stretta al credito nei riguardi di imprese e clienti individuali e’ schizzata ad un nuovo record storico pari al 70%.

Contenuto l’impatto del dato macro comunicato poco dopo l’apertura. Nel mese di aprile l’indice
ISM non manifatturiero ha segnato una significativa risalita a 52 punti (espansione!) che ha battuto le attese, ma la risposta degli operatori all’aggiornamento e’ stata pressocche’ nulla. Un nuovo allarme e’ stato lanciato inoltre dall’ex presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, secondo cui gli Stati Unitti sono in una fase di “recessione orribilmente pallisa” e l’economia rischia di rimanere stagnante per il resto dell’anno.

A sbarrare la strada dei rialzi ai listini e’ stato anche il forte rialzo del petrolio, spintosi per la prima volta in assoluto oltre la barriera dei $120. I futures con consegna giugno hanno archiviato la seduta in rialzo di $3.65 (+3.61%) a $119.97 al barile, dopo aver raggiunto un massimo intraday di $120.30.

Sul valutario, euro in progresso sul dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5492. In buon rialzo l’oro. I futures con consegna giugno sul metallo prezioso hanno guadagnato $16.20 a $874.20 l’oncia. Seduta invariata infine per i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ attestato al 3.8450%

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