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Wall Street: giornata di vendite in salsa Ue, S&P 500 sotto 1100

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La prima giornata di contrattazioni della settimana termina in negativo a Wall Street (ieri chiusa per il Labor day). Nuovi timori sull’esposizione delle banche europee a titoli di stato di paesi a rischio ha spinto gli investitori a rifugiarsi nell’oro, tanto che il metallo giallo ha messo a segno un nuovo record, e sullo yen, che ha spinto i dollari ai minimi di 15 anni. Riscoperti anche i Treasury, che hanno visto ridursi i rendimenti.

Il Dow termina a quota 10340.69, in calo dell’1.03% (-107.24 punti), giu’ dell’1.11% il Nasdaq q 2208.89 (-24.86 punti), flessione dell’1.15% a 1091.85 per l’S&P 500 (-12.66 punti). Dow e S&P 500 hanno interrotto l’intervallo di quattro giorni consecutivi di incrementi.

A livello settoriale, sono le banche a fare peggio di tutti (-1.84%), seguite da titoli energetici (-1.57). Giu’ anche i beni ciclici e gli industriali (-1.25 e -1.01%). Tlc e utilities hanno tentato di contenere le perdite lasciando sul terreno lo 0.5% circa.

In pratica gli istituti Usa si sono fatti condizionare da quelli europei, su cui sono tornate rinnovate preoccupazioni sul loro stato di salute. Di fatto si teme che i principali istituti abbiano in portafoglio piu’ titoli di stato di paesi a rischio rispetto a quanto emerso dagli stress test di luglio.

Sul fronte societario, Oracle segna +5.85% dopo aver scelto come suo presidente Mark Hurd, l’ex AD di Hewlett-Packard che a inizio agosto aveva lasciato il colosso dell’hardware dopo uno scandalo sessuale. HP (-1.04%) ha aperto una causa contro lo stesso Hurd: quando era il manager di HP ha firmato accordi di segretezza studiati per proteggere le informazioni riservate riguardanti l’azienda informatica.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna ottobre, cedono lo 0.7% a $74.09 il barile. Il derivato con scadenza settembre dell’oro segna +0.7% a $1259.30, andando cosi’ a superare la chiusura record di giugno pari a 1258.30. Sul fronte valutario l’euro retrocede dell’1.39% a quota $1.2696. Quanto ai Treasury, prezzi in rialzo con il rendimento del decennale che si attesta al 2.6090 dal 2.7060% di venerdi’.