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WALL STREET: FUTURES IN CALO (NIENTE DI SPECIALE)

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A un’ora e mezzo dall’inizio delle contrattazioni i futures sono in calo (vedi quotazioni a fondo pagina), su vendite assolutamente scontate dovute al default di Dubai World, istituto finanziario cuore dell’Emirato.

La societa’, su cui gravano $59 miliardi di passivita’, pari al 70% dell’intero debito statale, ha chiesto ai creditori una moratoria di sei mesi sul debito e sta cercando di rinegoziare le sue posizioni, compreso un bond islamico da $3.52 miliardi della controllata Nakheel Properties.

Ieri sui mercati finanziari e’ immediatamente scattato l’allarme, a causa delle preoccupazioni per il possibile coinvolgimento di grandi banche proprio sulla base di una esposizione al debito dell’emirato.

I futures Usa cedono tutti intorno ai due punti percentuali e i prezzi dei Titoli di Stato fanno un balzo notevole. Il dollaro nel frattempo guadagna contro la maggior parte delle valute concorrenti, con gli investitori che sono a caccia degli asset piu’ sicuri dopo il tracollo dei mercati del mondo visto ieri e anche oggi. In calo le materie prime. Ieri i mercati americani erano chiusi per la ricorrenza del Thanksgiving.

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Tra i settori, come era naturale aspettarsi, a pagare dazio sono soprattutto le banche. Secondo alcuni analisti la crisi e’ solo un me non dovrebbe avere un
impatto pesante e duraturo sugli altri mercati. Tuttavia, avvertono alcuni trader, gli investitori stanno cercando di trarre qualche profitto, utilizzando la crisi di Dubai World come una scusa per vendere.

Quest’oggi non ci sono appuntamenti di rilievo sul fronte macroeconomico. Gli operatori seguiranno da vicino i numeri circa le vendite nel Black Friday, ovvero il giorno in cui prende ufficialmente il via negli Stati Uniti la stagione dello shopping natalizio, per vedere se i consumatori americani sono pronti a tornare a mettere mano al loro portafogli.

Sugli altri mercati, sull’energetico cede terreno il greggio. Al momento i futures con consegna dicembre lascia sul campo $3.80 a quota $74.16 al barile. Sul valutario accelera il dollaro, con l’euro che si indebolisce nei confronti del biglietto verde a $1.4895. Scivolano i prezzi dell’oro: i futures con scadenza dicembre arretrano di $27.00 a quota $1161.60 l’oncia. In netto progresso i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e’ sceso al 3.2100% dal 3.2790% di ieri.

Alle 14:00 (le 8:00 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 e’ in calo di 30.50 punti (-2.75%) a quota 1078.40.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in contrazione di 50.00 punti (-2.79%) a quota 1744.25.

Il contratto sull’indice Dow Jones cede 231 punti (-2.21%) a 10221.00 punti.