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WALL STREET: FRENA IL PIL? LA BORSA NON SI PREOCCUPA

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Gli indici americani hanno archiviato la seduta in netto rialzo, spinti dal rinnovato ottimismo sulla stagione degli utili e dal possibile stop al ciclo rialzista sui tassi d’interesse. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.90% a 10907, l’S&P500 lo 0.78% a 1283, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.93% a 2304.

Nell’ultimo trimestre del 2005, l’atteso dato sul Prodotto Interno Lordo e’ cresciuto al minor tasso degli ultimi tre anni, avanzando di un modesto 1.1% ed attestandosi ad un livello nettamente inferiore alle attese degli analsiti che erano per un incremento del 2.8%. Nei tre mesi precedenti, l’indicatore aveva registrato una crescita del 4.1%.

Tuttavia, alle preoccupazioni relative al rallentamento economico si sono contrapposte le rinnovate speranze per un possibile stop al ciclo rialzista sui tassi d’interesse da parte della Fed. Un prolungato aumento del costo del denaro renderebbe i prestiti, e di conseguenza gli investimenti, piu’ costosi, con il rischio di un maggiore raffreddamento economico.

L’incontro del FOMC, il braccio operativo della Banca Centrale americana, e’ atteso per il prossimo martedi’: le stime sono per un aumento di un quarto di punto percentuale, che porterebbe i tassi a breve al 4.5%.

Passando alla cronaca societaria, nell’after hour di giovedi’, il colosso software Microsoft ha riportato un incremento degli utili trimestrali del 5% ed un aumento dei ricavi pari al 9%, rispettando le attese degli analisti. In linea con le previsioni anche l’outlook offerto per i prossimi trimestri. Il titolo e’ avanzato ai massimi di sette settimane grazie ad un rialzo giornaliero superiore al 5%.

Positiva anche la trimestrale della conglomerata industriale Procter&Gamble che ha riportato un balzo degli utili pari al 30% su base annuale ed ha migliorato l’outlook sul 2006. A guidare in alto i risultati sono stati il considerevole aumento delle vendite e l’acquisizione di Gillette.

Buoni anche i numeri di Broadcom Corp, che hanno migliorato il sentiment sul comparto chip, dopo le delusioni arrivate da Intel e Texas Instruments nei giorni precedenti. L’indice settoriale, il SOX, ha messo a segno un +2.45% dopo essere avanzato giovedi’ del 2.8%.

Tra i titoli del Dow Jones, a realizzare i maggiori rialzi, oltre a Microsoft, sono stati Caterpillar, sulla scia dei risultati trimestrali comunicati di recente, e Pfizer, in seguito alle dichiarazioni del CEO, poi smentite, relative all’approvazione da parte della Food & Drug Administration (l’organo di controllo americano) sul nuovo farmaco contro il diabete, l’Exubera. Il prodotto, tuttavia, e’ stato gia’ approvato dalla Commissione Europea ed e’ ancora in attesa del giudizio della FDA.

Nel comparto energetico, ha continuato a guadagnare terreno il petrolio. I contratti futures con scadenza marzo hanno archiviato la seduta in progresso di $1.50 a quota $67.76 al barile. A rafforzare gli acquisti sul settore sono state le maggiori pressioni che gli Stati Uniti potrebbero imprimere all’Iran riguardo al programma sul nucleare. La vittoria di Hamas nelle elezioni palestinesi ha inoltre alzato la possibilita’ di una maggiore instabilita’ in Medio Oriente. Negativa, comunque, la performance settimanale, pari ad un calo dell’1.1%.

Ritornado sul fronte macro, e’ risultato positivo il dato sul settore immobiliare. Nel mese di dicembre, le vendite di case nuove sono cresciute del 2.9% a quota 1.269 milioni superando il consensus del mercato che era per un calo a 1.225 mln.

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Sugli altri mercati, in lieve calo l’oro. Il contratto futures con scadenza aprile e’ arretrato di $1.30 a quota $563.70 all’oncia. In calo anche l’euro. Nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York, il cambio nei confronti del dollaro e’ a quota 1.2096. Dopo aver ritracciato, in seguito alla comunicazione del dato sul Pil, il biglietto verde ha recuperato terreno con il rilascio del dato sul settore immobiliare. In progresso, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso a 4.503% dal 4.523% di giovedi’.