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WALL STREET FIACCA, NASDAQ CHIUDE PIATTO

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Chiusura fiacca per le borse americane sulle quali ha influito l’estrema volatilita’ e le incertezze sul reale stato di salute dell’economia americana.

Dopo il rally di lunedi’, il Dow Jones riesce a terminare la seduta in discreto rialzo, mentre il Nasdaq Composite rimane schiacciato sulla parita’, comunque sopra quota 1.500 punti. Meglio invece l’S&P 500 che chiude in rialzo di quasi l’1%.

Verificare chiusure ufficiali in prima pagina.

Secondo Mary Farrell, investment strategist di UBS Paine Webber, a danneggiare il buon andamento di lunedi’ e’ proprio l’insicurezza sulla situazione economica dopo il dato relativo alla fiducia dei consumatori, scesa in settembre al livello piu’ basso dal gennaio 1996, segnando un calo che non si verificava dalla fine del 1990.

Per Delos Smith, membro del Conference Board, la societa’ di ricerca che pubblica il dato, si tratta di uno dei maggiori ribassi mai registrati oltre a quello riportato prima della guerra del Golfo e durante la crisi petrolifera degli anni ’70.

Il dato sulla fiducia era molto atteso dagli investitori, che volevano vedere quale impatto gli attacchi terroristici dell’11 settembre scorso avessero avuto sulla fiducia delle famiglie americane. In realta’, ha affermato Smith, la maggioranza dei 5.000 questionari inviati per posta – dai quali viene poi calcolato il dato – era stata spedita prima dell’11 settembre e riflette pertanto solo in parte quanto accaduto.

Sull’impatto degli attentati a New York e Washington e’ poi nuovamente intervenuto Paul O’Neill, segretario al Tesoro degli Stati Uniti, secondo cui la Casa Bianca e’ molto vicina – probabilmente non piu’ di 10 giorni – alla definizione di un pacchetto di misure fiscali atte a contrastare l’influenza negativa che la tragedia di due settimane fa ha avuto sull’economia americana.

Del pacchetto di incentivi fiscali ha parlato anche Alan Greenspan, presidente della Federal Reserve, in un meeting a porte chiuse con la Commissione bancaria del Senato USA. Greenspan sembra a favore di un pacchetto da $100 miliardi.

Oltre agli incentivi fiscali pero’ gli investitori attendono anche uno stimolo monetario da parte della Federal Reserve, il cui direttivo si riunisce il 2 ottobre prossimo.

“Per ora, il consensus di mercato prevede un taglio di 50 punti base – ha detto Andrew Hunt di Salomon Smith Barney – Ma non escluderei un taglio dello 0,75%”.

VEDI QUALI SONO I TITOLI DI RILIEVO CHE HANNO MOSSO IL MERCATO:

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