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WALL STREET: DOW TORNA SOTTO I 10.000 PUNTI

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Alla soglia di meta’ giornata sulle borse USA gli indici continuano ad oscillare senza freno, con il Dow Jones che torna sotto la soglia psicologica dei 10.000 punti. Pesano i titoli finanziari.

Prosegue una giornata di alti e bassi. In apertura di seduta Nasdaq e Dow erano andati a picco, perdendo rispettivamente le soglie psicologiche di 2.000 e 10.000 punti.

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A pesare i timori di una crisi bancaria e di liquidita’ mondiale, dopo i downgrade di Goldman Sachs su diverse banche europee, e i downgrade della societa’ di investimenti Fitch su 19 istituti bancari giapponesi.

Sono propri i titoli di JP Morgan Chase, Citigroup e American Express a giudare i ribassi sul Dow. L’indice Dow Jones Banks Index perde quasi il 5%.

Tony Crescenzi, chief bond market strategist per Miller Tabak & Co, sottolinea come “la crescita dei problemi giapponesi ha aumentato i rischi sistematici che il sistema finanziario mondiale corre”.

Crescenzi vede il rischio che i cambiamenti nella stesura dei bilanci e la caduta dei rispettivi titoli azionari possano rendere insolventi molte banche nipponiche, e che cio’ provochi la vendita delle azioni di societa’ estere in mano a questi istituti bancari.

Dopo la prima mezz’ora di contratazioni il Nasdaq e’ pero’ riuscito ad effettuare un’inversione a 360 gradi, recupendo gli oltre 4 punti di perdita e portandosi in territorio negativo.

Questa fase non e’ pero’ durata a lungo, dato che pochi tra gli investitori sembra convinto che i mercati siano pronti per una fase di rialzo a lungo termine.

Tutti e due gli indici si sono stabilizzati ampiamente in territorio negativo, con il tabellone elettronico che oscilla attorno a quota 2.000 punti.

L’unica cosa che sembra possa far scoccare la scintilla sui mercati e’ una riduzione dei tassi d’interesse da parte della Fed.

Al riguardo, i futures sui Fed Fund indicano che con il 66% di probabilita’ la Federal Reserve Bank taglera’ i tassi di 0,75 punti durante la riunione del Federal Open Market Committee, in programma per martedi’ 20 marzo.

La banca d’affari Merrill Lynch, in un rapporto alla clientela, giudica questa previsione possibile al 50%, e prevede che se l’aspettativa verra delusa una nuova ondata di vendite si abbattera’ sui mercati azionari.

Sui listini in generale stanno mostrando una tendenza al rialzo il settore telecomunicazioni, assistenza medica, petrolio, sistemi informatici, grande distribuzione, media radiotelevisivi..

In calo invece il settore bancario, metalli, alluminio, brokeraggio, ferroviario, difesa.

Tra i principali titoli in movimento quest’oggi a Wall Street:

Nel settore Internet:

Il titolo Yahoo (YHOO – Nasdaq) e’ in ribasso del 3%. Il primo portale Internet al mondo ha fatto sapere che Anil Singh, responsabile vendite e marketing, abbandonera’ la societa’ in maggio.

Il titolo CMGI (CMGI – Nasdaq) perde oltre il 7%, dopo che la societa’ ha annunciato nella tarda serata di martedi’ di aver chiuso il suo secondo trimestre fiscale con una perdita netta superiore alle aspettative. CMGI, che controlla l’80% del motore di ricerca Altavista, ha chiuso il trimestre novembre 2000 – gennaio 2001 con una perdita netta pari a $7,86 per azione, superiore alla perdita di 74 centesimi per azione dello stesso periodo dello scorso anno fiscale.

Nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni:

Il titolo Lucent Technologies (LU – Nyse) e’ in ribasso di quasi il 2%. La societa’ ha reso noto di avere allo studio diversi piani per la propria unita’ attiva nel campo delle reti in fibre ottiche. Tra le prospettive al vaglio del management di Lucent ci sono la realizzazione di una joint-venture, ma anche la vendita dell’intero ramo d’azienda.

Nel settore dei personal computer:

Il titolo Compaq Computer Corp. (CPQ – Nyse) e’ in rialzo del 4,7%, nonostante gli analisti di Wall Street abbiano rivisto al ribasso le proprie stime di crescita sulla societa’ per il primo trimestre. Secondo un sondaggio condotto da First Call/Thomson Financial il mercato si aspetta che Compaq chiudera’ il trimestre in corso un utile per azione pari a 17 centesimi, contro una stima precedente di 20 centesimi per azione.

Nel settore alimentare

Il titolo McDonald’s Corp. (MCD – Nyse) e’ in rialzo di quasi l’ 1%. Questa mattina la societa’ ha annunciato di non essere in grado di raggiungere le stime sugli utili per azione relativi all’intero anno 2001, a cusa dei problemi registrati principalmente in Europa. La piu’ grande catena di ristoranti al mondo prevede infatti utili per azione di 4-5 centesimi inferiori a quanto precedentemente anticipato, ossia $1,46 per azione.
(Vedi Utili: McDonald’s lancia ‘profit warning’)