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WALL STREET: DOW JONES SOTTO QUOTA 10.500

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E’ durato lo spazio di un attimo lo slancio in avanti degli indici americani dopo la comunicazione dell’
Ism non manifatturiero (Index for Supply Management, ex Napm) relativo a febbraio, salito a 58,7, il livello piu’ alto dal novembre 2000.

Il dato si e’ rivelato molto positivo, come del resto anche l’Ism manifatturiero manifatturiero comunicato venerdi e che ha portato grande euforia sui mercati nelle sedute di venerdi’ e lunedi’. Tuttavia, proprio in seguito ai forti rialzi dei giorni scorsi, gli analisti prevedono che oggi i mercati si prenderanno una breve pausa, registrando performance meno brillanti.

A pesare sul Dow e’ in particolare il settore retail con i ribassi delle blue chip Wal-Mart (WMT – Nyse) e Home Depot (HD – Nyse), sulla scia di una nota negativa di Credit Suisse First Boston. Il Nasdaq e’ invece sostenuto dal rialzo del colosso dei semiconduttori Intel (INTC – Nasdaq), premiato con un ‘strong buy’ da Morgan Stanley.

Sui listini in generale, bene anche infrastrutture per i chip, software, biotech, infrastrutture per tlc, broker, oro, sanitari e wireless. Male trasporto aereo, cartario ed edilizio.

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Buone dunque – ma poco incisive sui mercati – le notizie sul fronte macroeconomico, con l’indice ISM servizi salito a febbraio a 58,7 punti rispetto ai 49,6 di gennaio e ai 50,1 di dicembre, un’altra conferma che la ripresa economica americana e’ alle porte.

E gli investitori sembrano ignorare anche le buone notizie quest’oggi anche dal mercato del lavoro. I piani di licenziamenti programmati della societa’ sono infatti diminuiti del 40% a febbraio, il livello piu’ basso da giugno 20001. Lo rivela un sondaggio condotto da un istituto di ricerca privato, la Challenger, Gray & Christmas.

A sotenere il tabellone elettronico in territorio positivo e’ il rialzo del colosso dei semiconduttori Intel (INTC – Nasdaq) che secondo quanto riporta il sito finanziario Bloomberg.com ha anche iniziato a costruire chip per reti a fibre ottiche, con l’intento di rimpiazziare gli ingombranti ‘moduli’ attuali con piu’ piccoli e meno costosi semiconduttori. Intel potrebbe essere una minaccia per JDS Uniphase (JDSU – Nasdaq) attualmente la numero uno nel settore fibre ottiche.

Rimanendo sul settore chip, e’ complessivamente positivo il rapporto della Semiconductor Industry Association, associazione di categoria, sulle vendite globali di chip . Sebbene le vendite nel mese di gennaio siano calate dell’1,7%, si tratta di un risultato il linea con la media stagionali. Inoltre, la SIA prevede “una crescita lenta nel primo trimestre e una successiva crescita a due cifre nella seconda parte dell’anno.

Il Philadelphia Semiconductor Index (SOX – PHLX) che sale dell’1,5%, viaggiando al livello piu’ alto degli ultimi sei mesi.

Buona la performance dei titoli media dopo che la banca d’affari Morgan Stanley ha alzato il giudizio su News Corp (NWS.A – Nyse) il colosso dei media australiano guidato da Rupert Murdoch e sulla controllata Fox (FOX – Nyse).

In leggero rialzo il colosso autormobilistico Ford Motor Co. (F – Nyse) dopo aver annunciato che il piano di ristrutturazione procede secondo le previsioni.

In calo il titolo colosso dei software Microsoft (MSFT – Nasdaq) sulla scia della notizia che il sistema operativo Windows potrebbe essere ritirato come risoluzione della causa in corso fra il gigante del software e nove stati Usa.

Sempre tra i software, in ripresa il titolo di Oracle (ORCL – Nasdaq) dopo aver perso il 15% nella seduta di lunedi’ a causa di un profit warning.

Male il settore retail dopo che la banca d’affari Credit Suisse First Boston ha tagliato il giudizio sul comparto citando il deterioramento della crescita degli utili, le troppo alte valutazioni e le recenti delusioni sulle dichiarazioni di bilancio. Male anche Costco Wholesale Corp (COST – Nasdaq), la piu’ grande catena USA di grandi magazzini, nonostante la trimestrale positiva.

Caso a parte, invece, e’ il titolo della catena USA di abbigliamento Gap (GPS – Nyse), in guadagno dopo che la banca d’affari Merrill Lynch ne ha alzato il giudizio da ‘neutral’ a ‘strong buy’ sul medio termine, ritenendo che le vendite attualmente stiano toccando il fondo e che quindi, anche grazie alla ripresa economica, dovrebbero risalire.

Sotto pressione i titoli del trasporto aereo dopo che Samuel Buttrick, analista per la banca d’affari UBS Warburg ha tagliato il giutizio sul alcuni titoli del settore aereo, come AMR (AMR – Nyse) da ‘strong’ buy’ a ‘buy’, e Delta Air Lines (DAL – Nyse) e di Southwest Airlines (LUV – Nyse) da ‘buy’ a ‘hold’, sostenendo che nonostante ci sia stato un significativo miglioramento, il comprato e’ ancora lontano dal registrare buone performance.

Colpito da giudizi negativi anche il settore delle assicurazioni. La banca d’affari Deutsche Banc Alex. Brown ha tagliato il rating su MetLife (MET – Nyse), Protective (PL – Nyse) e Torchmark (TMK – Nyse). Buona invece la valutazione su AFLAC Incorporated (AFL – Nyse) e su UnumProvident (UNM – Nyse)

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