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WALL STREET: DOW IN PICCHIATA PER I FARMACEUTICI

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Non si ferma l’emorragia del Dow Jones dopo la ferita provocata dagli allarmi utili lanciati da Merck (MRK – Nyse) e Bayer AG (BAYZY – Nasdaq), mentre sono piu’ contenute le perdite del Nasdaq.

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Merck, una delle trenta blue chip dell’indice Dow Jones, ha annunciato in mattinata che non riuscira’ a raggiungere le stime di bilancio per il secondo trimestre e l’intero anno.

Il gigante farmaceutico ha spiegato la revisione ribassista con un calo nelle vendite del suo farmaco Vioxx e con l’impatto del forte dollaro sulle vendite al di fuori degli USA.

Bayer AG, azienda tedesca operante nel settore chimico, ha fatto dal canto suo sapere che le proprie attivita’ biotech (polimeri) sono scese rispetto ad un anno fa, a causa dell’aumento dei costi delle materie prime e al rallentamento dell’economia.

Nel comparto va male anche Schering-Plough (SGP – Nyse), finito sotto pressione dopo aver comunicato che alcuni suoi impianti non hanno soddisfatto gli standard statunitensi per la seconda volta nell’anno, causando un possibile ritardo nell’approvazione del suo nuovo farmaco antiallergico che dovrebbe rimpiazzare il vendutissimo Claritin.

Sulla scia della disfatta dei titoli chimici e farmaceutici restano a terra anche Pharmacia Corp (PHA – Nyse) e Eli Lilly (LLY -Nyse), produttrice dell’antidepressivo Prozac.

“C’e’ un gran numero di societa’ che ha deluso il mercato di recente – sostiene Stanley Nabi di Credit Suisse Asset Management, aggiungendo che dopo i tagli alle stime fatti da Merck – l’intero settore tende a comportarsi di conseguenza”.

Sul Dow Jones pesa inoltre un downgrade di Ronald Tadross, analista di Banc of America, che ha ribassato il rating su General Motors (GM – Nyse), portandolo da “Market performer” a “Underperform”, dichiarando di ritenere il titolo sopravvalutato.

L’analista, che ha attribuito i recenti guadagni del gruppo alle speculazioni relative a un accordo con Hughes Electronics(GMH – Nyse), ritiene che il pareggio di GM rendera’ difficile il pagamento dei dividendi utilizzando il cash flow, e ha definito l’eventuale accordo con Hughes “al massimo mediocre”.

Brutte notizie anche da Gap (GPS – Nyse), la prima catena di negozi di abbigliamento degli Stati Uniti, che pensa di licenziare il 5%-7% dei suoi 10.000 dipendenti e di ridefinire il piano di espansione, nel tentativo di frenare la caduta dei profitti e delle vendite e’ responsabile dell’ondata di vendite per il mercato.

Nemmeno Morgan Stanley (MWD – Nyse), una delle maggiori banche d’investimento al mondo, che ha battuto le stime degli analisti di 3 centesimi nei risultati del secondo trimestre registrando utili di 82 centesimi per azione, aiuta a sostenere il mercato.

Il risultato denota comunque un peggioramento del 36% rispetto all’anno passato.

Va meglio per il settore high tech, nonostante non sia immune da brutte notizie, e il Nasdaq riesce a contenere le perdite.

La ragione risiede sia nella speranza degli investitori di un prossimo taglio di 50 punti da parte della Federal Reserve sia nei prezzi effettivamente allettanti di quelle societa’ che l’Orso di questi tempi aveva particolarmente penalizzato.

Un’aspettativa, quella di Wall Street avallata dagli economisti di Goldman Sachs che hanno rivisto le stime sul prossimo taglio ai tassi d’interesse dallo 0,25% allo 0,50%.

Micron Technology (MU – Nyse) nella tarda serata di giovedi’ ha riportato per il trimestre appena concluso una perdita ben superiore a quanto atteso dal mercato.

Nel comparto informatico, invece Merrill Lynch ha ridotto le proprie stime su Compaq (CPQ – Nyse) in seguito alla debole domanda per PC e server, allargatasi all’Europa e ancora persistente negli USA, anche se il broker ha porecisato che la societa’ mantine un buon umore nonostante la perturbazione che sta attraversando il settore.

International Business Machines (IBM – Nyse) beneficia della notizia che la sua filiale giapponese di Japan Airlines hanno dato vita a una partnership di dieci anni nell’ambito dei servizi di information technology.

Poco peso sul tabellone elettronico sembra averlo anche Symantec (SYMC – Nasdaq) in forte ribasso dopo aver annunciato giovedi’ un calo del 24% negli utili nel secondo trimestre, il suo primo fiscale rispetto alle attese.

In linea con le previsioni si sono rivelati invece i risultati di Tibco (TIBX – Nasdaq) che ha pubblicato i dati relativi al secondo trimestre riportando un utile per azione di 4 centesimi.

Sembra non creare scompiglio nemmeno la notizia che alcuni avvocati del governo potrebbero agire legalmente contro la prossima versione del sistema operativo di Microsoft (MSFT – Nasdaq), Windows Xp, e stanno valutando se presentare un’altra causa all’antitrust contro la societa’ di Bill Gates.