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WALL STREET: DOW DECOLLA, NASDAQ RESTA A TERRA

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Il Dow Jones si stabilizza ad alta quota, mentre il Nasdaq, negativo, continua a fare i conti col settore software dopo le note negative espresse dai broker.

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Il tabellone elettronico risente della nota di Goldman Sachs, che ha ridotto le stime sugli utili del 2001 e 2002 di Oracle (ORCL – Nasdaq) e Siebel Systems (SEBL – Nasdaq).

Rick Sherlund, analista della banca d’affari, ha ribassato le stime sull’utile per azione di Siebel a 56 centesimi rispetto ai precedenti 60 centesimi per il 2001, e a 60 centesimi contro i precedenti 70 per il 2002.

Sherlund ha inoltre ribassato le stime sull’utile per azione del 2002 di Oracle, portandolo a 46 centesimi rispetto ai 48 centesimi precedentemente previsti. Goldman ha tuttavia mantenuto un rating “market outperformer” sul titolo.

In una nota diffusa ai clienti Sherlund ha dichiarato che il settore software “potrebbe continuare a peggiorare”.

Holly Becker di Lehman Brothers ha invece giudicato le stime di fine anno riguardo agli introiti della pubblicita’ online come ancora “eccessivamente ottimistici”.

Sotto i riflettori anche le societa’ che conducono ricerche sulle cellule staminali.

StemCells (STEM – Nasdaq) perde il 20% dopo l’annuncio del presidente Bush, che ha dato l’approvazione a limitati fondi federali per la ricerca su cellule staminali embrionali.

Il presidente degli Stati Uniti ha infatti stabilito che verranno dati i finanziamenti affinche’ prosegua la ricerca scientifica, precisando tuttavia che questa dovra’ sottostare a rigidi controlli.

Frean il Nasdaq anche Iomega (IOM – Nyse), produttore di dispositivi di archiviazione dati, che ha deciso di aumentare il numero dei licenziamenti necessari a ridurre i costi della societa’ da 800-1.100 a 1.250, pari al 38% della forza lavoro.

Le vendite dei prodotti Iomega – quali lo Zip drive – sono in continuo calo dal 1997 e la societa’, il cui titolo ha perso quest’anno il 51%, ha deciso di ridurre i costi attraverso la riduzione di personale che comportera’ l’ascrizione a perdita nel terzo trimestre di $55 milioni-$65 milioni.

Lievi ribassi per Philip Morris (MO – Nyse), dopo che un giudice del tirbunale dlela california ha ridotto a $100 milioni dai precedenti $3 miliardi i danni punitivi imposti con una sentenza emessa nello scorso mese di giugno.

Allora il tribunale di Los Angeles aveva stabilito il pagamento di $5,5 milioni per i danni causati dal fumo a un paziente malato di cancro, oltre a $3 miliardi in danni “punitivi”, cioe’ quei danni superiori a quelli effettivamente arrecati con valore appunto punitivo.

Il risarcimento, il maggiore imposto a una societa’ di tabacco a favore di una singola persona, aveva spinto gli avvocati di Philip Morris a ricorrere in appello.

Charles McCoy, il giudice della Corte Suprema dello stato della California che ha rivisto la precedente ordinanza, ha dichiarato che considerando le potenziali future richieste di risarcimento, il verdetto originario era troppo alto.

Sul fronte dei dati economici, l’indice dei prezzi alla produzione negli USA ha registrato un calo dello 0,9% in luglio.

Il ‘core rate’, ovvero l’indice depurato dalle componenti piu’ volatili, quali il settore alimentare e quello energetico, e’ aumentato dello 0,2%.

Un sondaggio condotto dal canale televisivo CNBC insieme all’agenzia di stampa Dow Jones mostra che gli economisti intervistati si attendevano l’indice dei prezzi alla produzione a -0,4%, mentre il ‘core rate’ in rialzo dello 0,1%.