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WALL STREET: DOW CHIUDE SOPRA I 10.000 PUNTI

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Gli indici Usa recuperano nel finale, con il Dow Jones che chiude superando la soglia dei 10.000 punti e il Nasdaq che lima le perdite. Il listino high tech frena il recupero, accusando l’impatto del forte calo di Sun Microsystems (SUNW – Nasdaq), che ha testato il valore piu’ basso dal novembre del 1998 , sulla scia della decisione del direttore generale di dimettersi.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.677,53 (-0,63%)
Il Dow Jones ha chiuso 10.059,63 (+1,14%)
L’S&P 500 a 1.086,46 (+0,89%)

Improvviso e’ stato il recupero degli indici che, dopo un’iniziale reazione negativa alla flessione dell’indice ISM (ex NAPM) di aprile, hanno ritrovato l’ottimismo. L’indicatore, seppur al di sotto delle stime degli analisti, si e’ rivelato infatti ancora al di sopra dei 50 punti, mettendo in luce che la congiuntura economia e’ ancora in fase di espansione.

A riportare fiducia sul mercato, sono stati anche i dati positivi relativi alle vendite del mese di aprile dei colossi automobilistici General Motors (GM – Nyse) e Daymler Crysler (DCX – Nyse).

Titoli in movimento

Sul Dow Jones, oltre ai recuperi di General Motors, si sono messi in evidenza i rialzi del colosso di intrattenimento Walt Disney (WMT – Nyse), i titoli delle societa’ di largo consumo Coca Cola (KO – Nyse) e Procter& Gamble (PG – Nyse). In crescita anche i titoli del settore telecom AT&T (T – Nyse) e Sbc Communications (SBC – Nyse), tartassati nelle sedute precedenti e dunque riscoperti appetibili dopo la recente ondata di vendite.

Bene anche il petrolifero ChevronTexaco (CVX – Nyse). In progresso il farmaceutico Eli Lilly (LLY – Nyse), dopo che la banca d’affari Morgan Stanley ha alzato il giudizio sul titolo.

Sul Nasdaq, oltre al calo di SunMicrosystems, si e’ distinta la flessione del titolo software Oracle (ORCL – Nasdaq), che ha toccato il valore minimo dall’ottobre del 99, dopo che la banca d’affari Lehman Brothers ha dichiarato che difficilmente la societa’ centrera’ le stime sul quarto trimestre fiscale..

In rialzo il titolo del colosso informatico Compaq Computer (CPQ – Nyse) dopo che il giudice federale del Delaware William B. Chandler martedi’ ha respinto la causa inoltrata da Walter Hewlett tesa a bloccare la fusione da $18,4 milioni con Hewlett-Packard (HWP – Nyse), cosi’ rimuovendo l’ultimo e piu’ insidioso ostacolo al piu’ grande matrimonio tecnologico mai esistito.

Settori in movimento:

►In forte recupero l’indice del settore telecom Merrill Lynch Telecom Holdrs (TTH ), sostenuto dai balzi delle societa’ telecom SBC Communications (SBC – Nyse) e AT&T (T – Nyse). Gli osservatori di mercato ritengono come ci siano buone opportunita’ di shopping in un comparto travolto recentemente dalle forti vendite.

► Passa in territorio positivo il Philadelphia Semiconductor Index (SOX ), l’indice relativo al comparto semiconduttori. nel finale ha recuperato anche Applied Materials (AMAT – Nasdaq), nonostante la decisione della banca d’affari Wells Fargo di tagliare il rating sul titolo . Piatto il colosso dei chip Intel (INTC – Nasdaq) che beneficia dell’ accordo
siglato dalla societa’ con Lucent Technologies (LU – Nyse). Bene Advanced MicroDevices (AMD – Nyse) grazie al giudizio positivo di Needham .

► Lima le perdite nel finale il comparto software , con l’indice Software Holdrs (SWH ) che ha tuttavia testato il minimo degli ultimi sette mesi. In perdita anche l’altro indice di riferimento Gsti Software Index (GSO ) che cede piu’ del 4%. Tra i titoli che compongono l’indice, si mette in evidenza il forte calo di Agile Software (AGIL – Nasdaq), sulla scia dell’ allarme sugli utili lanciato dalla societa’ . Ha ceduto anche Adobe Systems (ADBE – Nasdaq), nonostante il gruppo abbia confermato le stime sul secondo trimestre fiscale.

Sul fronte macroeconomico:

L’indice ISM (ex NAPM) di aprile e’ calato a 53,9 punti, contro una stima (consensus di Multex/Zacks) di un calo a 55 punti, e rispetto ai 55,6 punti in marzo. Un valore inferiore a 50 denota contrazione, mentre superiore a 50 indica espansione.

Il dato sulle spese per le costruzioni in marzo e’ sceso a -0,9%, contro un’attesa (consensus di Multex/Zacks) di un calo del 0,1%, e rispetto a una crescita del 1,1% in febbraio. Si tratta del primo calo dal novembre 2001.

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