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WALL STREET: DEBOLE L’HI-TECH, AVANZANO DOW E S&P

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Gli indici americani hanno archiviato la seduta di borsa contrastati. Il Dow Jones e’ avanzato dello 0.55% a 10888 e l’S&P500 dello 0.42% a 1272, sull’eco del possibile stop al ciclo rialzista sui tassi d’interesse emerso ieri dal documento che ha accompagnato la decisione della Fed
di alzare il costo del denaro. Sotto pressione, invece, il Nasdaq, che ha chiuso con un ribasso dello 0.11% a 2262, appesantito da una serie di downgrade emessi su alcuni titoli hi-tech.

Nella seduta di martedi’, come ampiamente atteso dal mercato, la Banca Centrale Usa ha alzato i tassi a breve di un quarto di punto percentuale portandoli al 4.25%, livello piu’ alto dall’aprile 2001. Si tratta del tredicesimo rialzo della lunga serie iniziata nel giugno 2004.

Dai commenti che hanno accompagnato il testo ufficiale della decisione sono emersi possibili segnali che potrebbero portare la Fed a terminare le strette creditizie prima del previsto. Il mercato ha apprezzato il cambiamento del linguaggio che definiva i tassi d’interesse accomodanti, intensificando gli acquisti sull’azionario.

Per quanto riguarda la seduta odierna, gli operatori hanno avuto la possibilita’ di analizzare la situazione sui prezzi e sul deficit americano con la pubblicazione dei dati gia’ prima dell’apertura delle borse. Nel mese di novembre i prezzi all’importazione sono diminuiti dell’1.7% contro le attese di una flessione piu’ contenuta pari allo 0.7%. A contribuire in maniera principale al calo del dato e’ stato il ridimensionamento dei prezzi dei prodotti petroliferi provenienti dall’estero.

Nuovo record invece per il deficit della bilancia commerciale Usa. Il dato si e’ allargato alla cifra di $68.9 miliardi sorprendendo gli economisti che si attendevano una contrazione a $62.8 miliardi. Anche il deficit commerciale nei confronti della Cina ha raggiunto un nuovo record a quota $20.5 mld.

Nel settore energetico, il petrolio ha chiuso in calo dopo aver attraversato piu’ volte la linea di parita’. Il contratto futures con consegna gennaio ha ceduto 52 centesimi a quota $60.85 al barile.

A condizionare le quotazioni del comparto energetico e’ stato il rilascio del dato sulle scorte settimanali che hanno confermato una crescita delle riserve di greggio e benzina, e un leggero calo di quelle di prodotti distillati. A contribuire al calo di ques’ultime e’ stata la massiccia domanda per il combustibile da riscaldamento in concomitanza dell’ondata di gelo che ha interessato recentemente l’area nordorientale degli Stati Uniti.

Relativamente al comparto societario, il Dow Jones ha giovato delle ottime prove di Honeywell, Boeing e delle farmaceutiche Merck e Pfizer. La conglomerata industriale (HON) e’ arrivata a segnare un rialzo del 7% dopo aver riaffermato le stime sul trimestre in corso e sull’intero anno fiscale 2006. Il colosso aerospaziale (BA) ha beneficiato del recente ordinativo di diversi milardi di dollari (circa 18) per la fornitura di nuovi aerei commissionata dalla compagnia australiana Qantas.

Nel comparto hi-tech, hanno sofferto particolarmente il colosso dei videogames Electronic Arts, la catena retail di elettronica Best Buy e il gigante informatico Apple Computer sulla scia dei downgrade ricevuti in mattinata.

Continuano intense, intanto, le operazioni di mergers & acquisitions. Wal-Mart, il colosso retail n.1 al mondo, ha annunciato l’acquisizione della divisione brasiliana della conglomerata portoghese Sonae SGPS. Il gigante satellitare lussemburghese SES Global ha raggiunto l’accordo per l’acquisizione di New Skies Satellites per un valore di oltre 1 miliardo. Nel comparto delle utilities, FPL Group e’ in trattative per l’acquisto di Constellation Energy Group, per un controvalore di $11 miliardi.

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Sugli altri mercati, l’euro si e’ rafforzato sul dollaro, proprio sulle prospettive di un eventuale, futuro, stop del rialzo dei tassi Usa. L’aumento del costo del denaro, infatti, rende piu’ attraenti gli investimenti negli asset denominati in dollari. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.20.

Perde bruscamente terreno l’oro, bene rifugio per eccellenza, sulle dichiarazioni di alcuni esponenti Fed che le pressioni inflazionistiche continuano a rimanere sotto controllo. Il futures con scadenza febbraio ha chiuso a quota $509.50 all’oncia, in calo di $14.60. In rally, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.44% dal 4.52% di martedi’.

BORSA: NY INCERTA;BENE DOW JONES, NASDAQ CEDE CON APPLE

14 Dicembre 2005 23:52 NEW YORK (ANSA) – Wall Street chiede la seduta conDow Jones (+0,55% a 10.883,51 punti) e Stantard & Poor’s 500 (+0,42% a 1.272,74 punti) in territorio positivo all’indomani dello scenario di una pausa al rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve, così come emerso al termine del Fomc. Al contrario, il Nasdaq cede, sia pure di poco (-0,11% a 2.262,59 punti), segna il passo scontando il tonfo di Apple.

A suffragare l’ipotesi di stop alla stretta monetaria dellaFed, in giornata si è avuto l’indice sui prezzi all’import dinovembre, scesi dell’1,7%, il maggior calo da aprile 2003. Ildato, altri termini, conferma l’assenza di pressioni sui prezzi(almeno sull’inflazione ‘core’, quella al netto di petrolio ealimentari) che ha spinto la Banca centrale Usa a considerare unpossibile cambio di rotta. Sul litino tecnologico pesa la performance negativa di Apple(-3,96% a 72,01 dollari) a seguito del downgrade di Bank ofAmerica sul titolo del produttore dei computer Mac e dei playermusicali iPod. L’azione Apple sarebbe ora ai limiti dellapropria corsa dopo che appena ieri ha toccato livelli record di74,98 dollari, con un progresso del 40% da fine settembre e del133% da dicembre 2004.

Sul Dow Jones spiccano i guadagni di Honeywell e Boeing. Ilnumero uno dell’elettronica per controllo aereo (+4,52% a 37,50dollari) beneficia dell’annuncio sul rialzo del 30% delle stime relative agli utili 2006. Boeing avanza dell’1,22% (a 71,45dollari), dopo la vittoria nella fornitura di una commessa da 18miliardi di dollari da parte del vettore australiano Qantas. Ottimismo sul mercato giunge da alcune acquisizioni di peso:il colosso della difesa General Dynamics (-0,37% a 111,68dollari) ha reso noto l’accordo per rilevare Anteon (+32,50% a54,02 dollari) per 2,1 miliardi di dollari.

Sugli scudi anche Constellation Energy Group (multiutilityocn sede nel Maryland), i cui titoli balzano dell’8,58% (a 61,10dollari) sulla scia delle indiscrezioni di stampa che la dannoin procinto di essere acquisita da Fpl Group (0,30% a 43dollari), che ha sede in Florida. Sullo S&P 500 brilla Adc Telecommunications che guadagna l’11,59% (a 23,30 dollari), dopo aver riportato vendite nel quarto trimestre fiscale superiori alle attese. Male invece il leader dei defibrillatori Guidant (-0,71% a 66,82 dollari), dopo aver annunciato la morte di altri cinquepazienti con l’impianto di apparecchi risultati difettosi e cheil gruppo aveva già proceduto a ritirare dal commercio dopoessere risultati fatali a due pazienti.