Società

WALL STREET DEBOLE IN AVVIO, OPERATORI INCERTI

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Avvio di seduta in lieve calo per gli indici azionari americani (controlla la performance in tempo reale). Le vendite sono comunque contenute nei minuti iniziali: gli operatori continuano a metabolizzare le ultime trimestrali societarie in attesa della decisione della Fed sui tassi d’interesse in calendario per domani.

Ad alimentare una certa preoccupazione sono le ultime dichiarazioni dell’investitore miliardario Warren Buffett che, dopo aver supportato l’operazione di merger tra Mars e Wrigley, ha annunciato che gli Stati Uniti sono in recessione e che questa potrebbe rivelarsi piu’ lunga e grave del previsto.

Segnali poco incoraggianti sono emersi anche dal comparto immobiliare: l’indice S&P/Case-Shiller, che segue l’andamento dei prezzi delle abitazioni nelle 20 principali citta’ americane, ha segnato un ribasso del 12.7% rispetto al mese precedente, evidenziando come il comparto continui a soffrire. Bill Gross, manager di Pimco, ha annunciato che tale debolezza puo’ continuare a rappresentare una seria minaccia per l’economia.

E’ chiaro comunque che l’attenzione a Wall Street resta incentrata sulla decisione della Federal Reserve sui tassi d’interesse in calendario per domani (ma il meeting a porte chiuse della Banca Centrale prendera’ il via gia’ oggi). Gli analisti stimano un nuovo taglio del costo del denaro al 2% ma sara’ importante valutare il documento ufficiale che accompagnera’ la decisione: non e’ da escludere infatti uno stop alla politica monetaria espansiva per evitare un ulteriore deprezzamenteo del dollaro.

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In calendario oggi e’ ancora presente il dato sulla fiducia dei consumatori per cui e’ stimata una contrazione a 61 punti dai 64.5 del mese precedente. Tra le aziende che hanno diffuso i risultati trimestrali nel preborsa hanno fatto meglio delle attese Mastercard (MA), il cui titolo e’ schizzato +8.7%, e il gruppo energetico Valero Energy (VLO). Risultati migliori delle attese anche per il colosso dell’acciaio U.S. Steel (X); male invece il gruppo di mutui ipotecari Countrywide Financial (CFC) che ha riportato una perdita trimestrale di $900 milioni: il titolo scende -3.30%

A muoversi al ribasso e’ anche il titolo del colosso delle carte di credito Visa (V) in seguito alla trimestrale diffusa nell’after hour di ieri: i profitti sono risultati in crescita ed oltre le attese, ma le previsioni di un rallentamento economico che possa influenzare il business del gruppo hanno causato un tonfo del titolo di quasi il 5%.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio e’ in ribasso. I futures con consegna giugno segnano un calo di $2.49 a $116.26 al barile. Sul valutario, euro giu’ rispetto al dollaro a quota 1.5570. Arretra di $14.400 l’oro a $881.100 l’oncia. In lieve rialzo infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.8020%.

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