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WALL STREET DEBOLE, E’ ANCORA SUPER GREGGIO

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Il nuovo record del greggio ha cancellato ben presto i modesti rialzi segnati in avvio dagli indici che a meta’ giornata si muovono in territorio negativo (controlla la performance in tempo reale). Dopo aver ritracciato dai massimi nelle prime ore della mattinata, il petrolio ha ripreso a spingersi con forza al rialzo subito dopo la pubblicazione dei dati sulle scorte
che hanno evidenziato un inatteso, brusco calo nell’ultima settimana.

In mattinata il petrolio era riuscito a superare la soglia psicologica dei $130 al barile, ma aveva poi ritracciato sulle dichiarazioni del Segretario Generale dell’OPEC. A fornire una nuova spinta alle quotazioni sono stati poi i dati settimanali sulle scorte, scese di oltre 5 milioni nell’ultima settimana, sorprendendo gli analisti che avevano invece pronosticato un aumento. I futures con consegna luglio, da oggi quelli di riferimento, segnano in questo momento un progresso di $2.74 a $131.76, il massimo intraday (e record assoluto) e’ di $132.08.

Il fatto non puo’ che alimentare nuove tensioni tra gli operatori su un’ulteriore accelerazione della dinamica inflazionistica, soprattutto dopo il forte rialzo dei prezzi alla produzione registrato ieri. “In un contesto di questo tipo sara’ molto probabile assistere ad un atteggiamento di cautela da parte del pubblico investitore” ha dichiarato David Buik, strategist di BGC partners. “L’inflazione e’ qui per rimanere ed influenzera’ senza dubbio la crescita economica”.

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Sul fronte societario, riflettori puntati su Hewlett-Packard (HPQ). Il colosso informatico ha riportato una trimestrale in linea con le attese, accompagnata da un incremento dei margini operativi. La robusta crescita all’estero e’ stata sufficiente ad offuscare la debolezza del mercato domestico. Ma cio’ non e’ bastato a spingere il titolo in rialzo: “Nel complesso i risultati sono stati buoni, ma due aree restano sotto pressione, e queste sono il mercato interno e il business dei server” ha commentato Shaw Wu, analista di American Technology Research.

Restando nel comparto hi-tech, Analog Devices (ADI) ha riportato un aumento dei profitti del 6%; il produttore software Intuit (INTU) ha battuto le stime sugli utili del terzo trimestre fiscale; Micron Technology (MU) ha ricevuto un upgrade da Deutsche Bank.

Dopo le dichiarazioni del vice-presidente della Fed, Donald Kohn, su un possibile stop della politica accomodante da parte della Fed, gli occhi degli operatori saranno puntati, nel primo pomeriggio di New York, sui verbali dell’incontro svoltosi lo scorso 30 aprile, alla ricerca di nuove informazioni circa le prossime mosse della Banca Centrale in termini di politica monetaria.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Brewers +3.6%, Consumer Electronics +2.8%, Railroads +2.1%, Coal & Consumable Fuel +1.8%, e Managed Healthcare +1.8%. Tra i piu’ forti ribassi: Specialized Finance -3.7%, Publishing & Printing -2.6%, Department Stores -2.6%, Hotels -2.5%, e Homebuilding -2.5%.

Alle 12.15 EDT il volume di scambio e’ di 477 milioni di pezzi al NYSE e 777 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1518 a 1448 al Nyse e 1322 a 1359 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 69 a 15 al NYSE e 19 a 29 al Nasdaq.

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