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WALL STREET CONTRASTATA, VENDITE SULL’HI-TECH

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Avvio contrastato per gli indici americani. Il Dow Jones guadagna lo 0.20% a 12446, l’S&P500 e’ piatto a 1340, il Nasdaq arretra dello 0.80% a 2306, pressato dalla brutta trimestrale del colosso software Oracle e dal calo di Google. Spunti positivi sono emersi nel preborsa dal fronte macro.

A permettere all’indice industriale di muoversi in territorio positivo sono stati gli ultimi rapporti sulla congiuntura Usa, rivelatisi migliori delle attese. Bene il comparto del lavoro, con le richieste di sussidio
in calo ad un livello migliore di quello stimato dagli analisti. E’ risultato in linea con le attese il Pil del quarto trimestre, ma l’indice dei prezzi
al consumo e’ stato rivisto al ribasso da +2.7% a +2.4%, allentando le tensioni sulla dinamica inflazionistica.

La sessione sara’ comunque contraddistinta da un’elevata volatilita’ in seguento ai deboli risultati di Oracle (ORCL). Nell’after hour di ieri sera il colosso software ha diffuso una trimestrale che ha deluso le attese degli analisti. I profitti hanno rispettato il consensus attestandosi a 30 centesimi per azione, ma le vendite sono risultate peggiori delle stime. Il fatto ha innescato un’ondata di sell che ha trascinato il titolo in ribasso dell’8%. Vendite anche sul colosso Internet Google, colpito dai commenti negativi degli analisti di Lehman Bros.

Non e’ da escludere dunque una possibile passaggio del Dow Jones in territorio negativo nelle prossime ore. “Penso che nell’arco delle contrattazioni gli indici si muoveranno in rosso. La delusione creata da Oracle pesera’ sull’intero mercato oggi” ha affermato Heinz-Gerd Sonnenschein, equity strategist di Postbank.

I riflettori continueranno ad essere puntati anche sul settore finanziario. I commenti di molti analisti in seguito ai brutti dati sul comparto immobiliare hanno sollevato alcune preoccupazioni sulle attivita’ inerenti i mutui ipotecari, per cui e’ previsto un allungamento dei tempi di recupero dal “credit crunch”. Non a caso sono stati ridotte le stime sui profitti di Citigroup (C), JP Morgan (JPM), Bank of America (BAK) e Wachovia (WB).

Gli analisti di Goldman Sachs (GS) hanno affermato che sara’ difficile assistere ad un’inversione del trend bel breve termine date le attuali condizioni economiche. Il calo degli ordini di beni durevoli annunciato ieri ha risvegliato i timori di recessione.

Sugli altri mercati, in calo il petrolio. I futures con consegna maggio segnano un ribasso di $0.30 a $105.60 al barile. Sul valutario, l’euro sta ritracciando nei confronti del dollaro a quota 1.5781. In flessione l’oro: -$4.60 a $949.60 l’oncia. Giu’ infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.5220%.

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