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WALL STREET: CONTINUA IL RIALZO, BENE IL NASDAQ

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Torna il sereno all’orizzonte di Wall Street. Chiusa la seduta di ieri in territorio negativo, la Borsa di New York si risolleva grazie alla buona giornata dei titoli tecnologici in attesa di sapere quale fotografia presenterà dell’economia statunitense il presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, in visita domani al Senato americano.

Al termine degli scambi, l’indice Dow Jones ha guadagnato lo 0,33% a 10.613,85 punti – salendo oltre la quota psicologica dei 10.600 – mentre lo S&P è avanzato dello 0,50% a 1.145,54 punti e il Nasdaq dello 0,72% a 2.075,33 punti.

Privo di dati congiunturali, il mercato newyorchese si è retto sulla buona vena dei titoli high-tech – con il comparto curioso di conoscere, giovedi, il peso della trimestrale di Dell Computer – e sulla speranza che Greenspan presenti ai senatori (e, il giorno dopo ai membri della Camera) un quadro economico roseo, oltre a maggiori dettagli sulla politica monetaria che gli investitori vorrebbero – ancora per un bel pezzo – ancorata alla soglia attuale, ossia ai minimi da 45 anni a questa parte.

Tra le singole società quotate, bene si è comportata Viacom, la quale ha annunciato l’intenzione di procedere a uno scorporo della propria partecipazione nella catena di videonoleggio Blockbuster. Al colosso dei media, la comunicazione dello spin-off – caduta proprio nel giorno in cui la stessa Blockbuster ha reso nota una perdita di 1,19 miliardi di dollari per svalutazioni – ha regalato una crescita del 2,3%, mentre Blockbuster ha lasciato sul terreno l’1,2%.

Nel campo tecnologico, con Juniper Network sugli scudi (+4,5% nella scia dell’acquisto di Netscreen), buone sono state le performance di Dell (+1,%), Microsoft (+0,4%) e Oracle, avanzata dello 08,5%. In rialzo, ancora, la società finanziaria Merrill Lynch,progredita dello 0,8% dopo avere approvato un riacquisto fino a 2 miliardi di dollari di azioni proprie, mentre è rallentata la catena di hotel Marriott International, scesa dell’1,9% in seguito ad a una trimestrale in utile, ma anche all’annuncio di stime non troppo entusasmanti per il futuro.