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WALL STREET CHIUDE IN ROSSO, NASDAQ SFONDA I 1.700

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I listini Usa terminano le contrattazioni in rosso, attanagliati dall’incertezza degli investitori.

E cosi’, al termine di una seduta movimentata, il listino dei titoli industriali ha concluso la giornata sfondando nuovamente l’importante supporto dei 9.300 punti. Pesanti anche le perdite che hanno messo in ginocchio il Nasdaq. L’indice ha sfondato cosi’ i 1.700 punti.

Verificare chiusure indici in prima pagina

La seduta negativa era stata tra l’altro gia’ preannunciata in sede di preapertura, quando i future sugli indici avevano registrato continui ribassi, nonostante l’assenza di notizie rilevanti sul fronte macroeconomico.

Inutili sono stati i tentativi di ripresa dei listini che al giro di boa hanno accentuato i cali.

Sul fronte dei singoli settori, si sono distinti in territorio positivo i titoli del gas naturale, farmaceutici, oro e compagnie aeree.

I farmaceutici hanno applaudito alla performance positiva di Eli Lilly (LLY – Nyse), poi smorzata dal sentiment negativo che ha oberato il mercato. La societa’ ha beneficiato del nullaosta della Food and Drug Administration, l’agenzia federale di vigilanza su cibo e farmaci per Xigris, il suo farmaco contro la sepsi, una malattia che uccide ogni anno 225.000 americani.

Contrastante e’ stata la performance del comparto petrolifero che, pur riuscendo a tenere, e’ stato depresso dalla debolezza di alcuni titoli. Si sono infatti distinte le flessioni di Semco Energy (SEN -Nyse), che e’ stato penalizzato dal downgrade di Merrill Lynch. In calo anche Exxon Mobil (XOM -Nyse) che ha accusato la revisione al ribasso da parte di Banc of America.

Ma i settori piu’ penalizzati sono stati i semiconduttori, i biotecnologici, i software, i chimici e i titoli del comparto del brokeraggio.

Sul fronte dei titoli hi-tech si sono distinti i ribassi di United Technologies (UTX – Nyse), Veritas Software (VRTS -Nasdaq) e Broadcom Communications (BRCM -Nasdaq).

Male anche Intel (INTC – Nasdaq). La decisione del colosso dei chip di operare una riduzione dei prezzi non e’ stata accolta positivamente dal mercato, che ha interpretato la manovra come un segno di profonda debolezza del gigante.

Il mercato ha anche bocciato la revisione sulle stime relative al 2002 operata dal colosso McDonald’s.
In lieve calo Echostar, che ha annunciato l’acquisizione di Hughes Electronics, controllata televisiva di General Motors.

Positivo invece l’andamento di Lockheed Martin, che venerdi’ si e’ aggiudicata una commessa da $200 miliardi per la costruzione di jet militari a spese di Boeing, anch’essa candidata per quello che e’ stato definito il piu’ grande ordine nella storia militare statunitense.
A prevalere sul mercato e’ stato tuttavia il sentiment ribassista.

Gli indici sono stati depressi soprattutto dai timori degli investitori sul futuro dell’economia, alimentati dalla pubblicazione imminente di alcuni dati che potrebbero rivelarsi al di sotto delle aspettative.

Nella giornata di domani sara’ reso noto il dato sulla fiducia dei consumatori, seguito mercoledi’ da quello sul pil del terzo trimestre.

Poco incoraggianti anche le dichiarazioni degli analisti.

“Non mi aspetto una ripresa fino alla seconda meta’ del 2002″, ha dichiarato John Rutledge, manager di Evergreen Technology Fund.

“Ci sono timori che vedremo altri dati economici piuttosto deludenti”, ha sottolineato William Batcheller di Armada Equity Growth Fund.

Sul sentiment pesano anche le incertezze sull’evoluzione della guerra in Afghanistan, il cui esito si fa sempre piu’ incerto.

Osama bin Laden non e’ stato stanato e i talebani sembrano resistere ai numerosi raid angloamericani. Inoltre si fa sempre piu’ strada l’ipotesi di un coinvolgimento dell’Iraq negli attacchi terroristici dell’11 settembre.

Secondo gli inquirenti non e’ escluso il coinvolgimento dell’Iraq nella questione antrace .

Nel frattempo il ministero della Sanita’ USA ha confermato che i casi di infezione da carbonchio sono attualmente 12, oltre a 6 casi sospetti.

A ogni modo, non tutti vedono nero. Secondo quanto afferma Art Hogan, chief market analyst di Jeffries & Co., a muovere in territorio positivo il mercato nei prossimi giorni potrebbero essere alcune notizie interessanti sul fronte societario che vedono in prima linea Lockeed.

Proprio oggi, infatti, la blue chip Honeywell (HON -Nyse)ha dichiarato che la commessa vinta dal gigante della difesa Lockeed potra’ fruttarle un accordo del valore di $5 miliardi.

A deprimere il mercato e’ stata anche la drammatica condizione in cui versa l’economia dell’Argentina, sul cui bilancio pesa un debito estero di $38 miliardi.

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