Economia

Wall Street chiude euforica, si scommette su accordo Grecia

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NEW YORK (WSI) – Wall Street chiude la seduta in rialzo con gli investitori che che sperano in un’intesa tra Grecia e creditori. Atene nella notte ha presentato nuove proposte che sono simili a quelle richieste dai creditori. Dall’Europa sembra che le prime impressioni siano positive, motivo per cui ci potrebbe essere un “si'” con qualche modifica. Ad aggiungere fiducia tra gli operatori di borsa è la continuazione del rimbalzo visto sui mercati asiatici, che per la prima volta in un mese hanno chiuso l’ottava in rialzo grazi anche agli interventi delle autorità per fermare il sell-off.

Il Dow Jones cresce dell’1,21%, a quota 17.760 punti. L’S&P avanza dell’1,25%, a quota 2.076 punti. Il Nasdaq guadagna l’1,53%, a quota 4.997. Il petrolio e’ poco mosso: il contratto ad agosto cede lo 0,04% a 52,79 dollari al barile.

Il sentiment sulla Grecia è cambiato drasticamente dopo che nella serata di ieri la Grecia ha presentato una nuova proposta di riforma, che si avvicina alle richieste dei creditori. Stando a quanto riporta Bloomberg, il presidente dell’Eurogruppo Jeoen Dijsselbloem ha dichiarato che una decisione dell’ex troika sulle proposte sarà presa prima del fine settimana. I creditori esamineranno le richieste oggi.

Mentre le banche e il mercato azionario greco sono ancora chiuse, e così sarà fino al prossimo lunedì, l’ETF che replica gli indici di borsa greci, il Global X Ftse Greece 20 ETF balza fino a +9,9% in attesa dell’apertura di Wall Street. Sul valutario, anche l’euro +1,39% a $1,189. Dollaro/yen +0,80% a JPY 122,31. Euro/yen +2,17% a JPY 136,82. Euro/sterlina +0,37% a GBP 0,72. Euro/franco svizzero +0,03% a CHF 1,0463.

Tra i titoli su Wall Street, Apple in rialzo, dopo un calo che è durato per ben cinque sessioni consecutive, e che ha confermato la fase più ribassista da gennaio.

Focus sul petrolio, dopo che l’Agenzia Internazionale dell’Energia ha affermato che la domanda globale di petrolio dovrebbe rallentare l’anno prossimo, aggiungendo l’avvertimento di un nuovo calo dei prezzi del petrolio. L’Agenzia ha reso noto di stimare che la crescita della domanda globale, nel 2016, rallenterà il passo a 1,2 milioni di barili al giorno, rispetto a una media di 1,4 milioni di barili al giorno di quest’anno. Questo, a fronte di una offerta di crude da parte dell’Opec, che è salita di 340.000 barili al giorno a giugno a 31,7 milioni di barili al giorno, al record dall’aprile del 2012. produzione record, in particolare, in Iraq, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti.

I futures tuttavia salgono, +0,95% a $53,28 al barile. Brent +0,96% a $59,17 al barile. Oro +0,21% a $1.161,60. Argento +0,25% a $15,40.