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WALL STREET CAPITOLA DI FRONTE ALL’ORSO

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Non si arresta la caduta degli indici che sembrano aver abbandonato ogni spunto rialzista.

In particolare il Nasdaq ha rotto il supporto di 1.645 punti continuando a dirigersi verso il basso.

Gli operatori guardano ora con interesse al nuovo supporto di 1.626 punti, il cui sfondamento potrebbe innescare una nuova ondata di vendite sul listino tecnologico dopo i recuperi delle scorse settimane.

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A deprimere i mercati tuttavia sono anche motivi di carattere tecnico dal momento che la giornata di oggi e’ costellata da alcune scadenze delle opzioni di ottobre che di norma rendono il mercato piu’ soggetto alla volatilita’, mettendolo ulteriormente sotto pressione.

Tra i settori piu’ penalizzati si distinguono i finanziari, depressi dalla performance negativa di Providian Financial Corp. (PVN) che vive una seduta negativa a causa delle cattive trimestrali che il colosso ha riportato ieri a chiusura dei mercati.

Continuano a cedere anche Citigroup (C -Nyse), American Express (AXP -Nyse) e Jp Morgan (JPM -Nyse).

Il Nasdaq vede protagoniste le perdite di Cisco (CSCO -Nasdaq) e di Ebay (EBAY-Nasdaq) che non riesce a recuperare terreno dopo le trimestrali negative, mentre il bilancio pubblicato ieri premia soprattutto PeolpeSoft (PSFT -Nasdaq) che mette a segno un notevole rialzo.

Ma a soffrire oggi e’ anche il comparto degli hotel che dopo la tragedia dell’11 settembre non riesce a contenere le perdite.

Sotto pressione anche i titoli automobilistici che, appartenendo al comparto dei beni durevoli, hanno accusato subito l’impatto negativo della tragedia di New York.

Male per gli stessi motivi i titoli del settore dei ristoranti.

Buone, invece, le performance dei farmaceutici, dei titoli legati al settore del tabacco e dei difensivi che in momenti di rallentamento economico continuano normalmente a non essere intaccati in quanto settori rifugio per gli investitori che diminuiscono la loro propensione al rischio.

Lo spunto rialzista di Nokia e di Microsoft (MSFT – Nasdaq) non sembra cosi’ entusiasmare gli operatori, che sin dall’inizio hanno guardato con apprensione al dato pubblicato in Germania relativo all’Ifo.

L’indicatore relativo alla fiducia degli imprenditori tedeschi ha infatti registrato un notevole deterioramento, con 7.000 societa’ che hanno ammesso di essere piu’ pessimiste sull’outlook dell’economia dopo gli attacchi terroristici.

Sotto i riflettori anche le trimestrali che saranno pubblicate oggi e che nelle giornate precedenti sono rimaste in secondo piano, oscurate dall’allarme antrace . E proprio oggi un nuovo caso di antrace a New York ha allarmato nuovamente gli operatori.

Il quadro confuso dell’economia mondiale e’ stato tra l’altro confermato dalla pubblicazione in Usa di importanti dati macroeconomici, quali la bilancia commerciale relativa al mese di agosto e l’indice dei prezzi al consumo di settembre.

Gli indicatori hanno messo in luce uno scenario contrastante: da un lato, infatti, il dato sulla bilancia e’ stato positivo dal momento che ha messo in luce l’ennesimo calo del deficit, che si e’ cosi’ attestato al valore piu’ basso degli ultimi 19 mesi.

Il dato e’ stato pero’ offuscato dalla pubblicazione dell’inflazione su cui si sono immediatamente focalizzate le attenzioni degli operatori.

L’indice dei prezzi al consumo ha registrato una crescita dello 0,4%, al di sopra dunque delle previsioni di mercato che avevano pronosticato un incremento dello 0,3%.

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