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WALL STREET: CAMBIA LA SCENA, APRE IN ROSSO

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La seduta delle borse americane e’ partita senza distrazioni: i giudici hanno deciso per la Casa Bianca e oggi si guarda solo ai numeri.

I prezzi delle azioni cercano un punto di equilibrio con con i bilanci delle societa’ e la crescita economica e i dati diffusi questa mattina non convincono.

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I prezzi alla produzione in novembre, secondo i dati diffusi stamane dal dipartimento del Lavoro Usa, sono aumentati dello 0,1%, la meta’ rispetto allo 0,2% stimato dagli analisti di riferimento a Wall Street, in netta flessione rispetto allo 0,4% di ottobre. Escludemdo le componenti piu’ volatili dell’indice, quelle relative al settore dell’energia e alimentare, i prezzi alla produzione sono scesi dello 0,1%.

La Federal Reserve puo’ essere soddisfatta, i segnali di rallentamento – che il suo presidente, Alan Greenspan, ha recentemente definito “apprezzabili” ci sono proprio tutti.

I ‘profit warning’ della aziende dicono chiaro e tondo ai mercati che se l’economia rallenta le previsioni di bilancio non sono piu’ valide e gli utili saranno inferiori aspettative.

Gli investitori aspettano che la Fed si decida: d’inflazione neppure l’ombra, quanto occorrera’ aspettare per vedere una riduzione dei tassi d’interesse? Perche’ devono restare inchiodati al 6,5%, il massimo degli ultimi dieci anni?

Greenspan non sembra avere fretta e sembra proprio che il comitato direttivo della Fed, convocato per martedi’ prossimo, 19 dicembre, si limitera’ a dire che i tempi sono maturi per valutare una riduzione del costo del denaro e non fara’ assolutamente nulla.

Greenspan come un Babbo Natale cattivo che tiene nel cassetto la lettera di Wall Street. Il regalo lo mandera’ dopo la Befana: prossima riunione del comitato, 19 gennaio 2001.