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WALL STREET: BUONA REAZIONE, SHANGHAI NON FA PAURA

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Dopo il debole avvio gli indici Usa hanno ripreso quota portandosi appena sotto la linea di parita’, annullando l’iniziale impatto negativo originato dal sell-off sui mercati azionari cinesi. Al giro di boa, il Dow Jones perde lo 0.15% a 13647, l’S&P500 e’ in progresso dello 0.01% a 1536, il Nasdaq cede lo 0.07% a 2612.

Nell’ultima seduta lo Shanghai Composite ha lasciato sul terreno l’8.3% dopo che Pechino ha annunciato che non intendera’ contrastare la brusca correzione al ribasso che ha bruciato oltre $350 miliardi. Il fatto ha inevitabilmente risvegliato il ricordo del pesante sell-off di febbraio, quando il Dow Jones arretro’ di oltre 400 punti proprio sulla scia della debolezza dei mercati asiatici.

Ma l’impatto questa volta e’ stato ben diverso. Gli analisti non hanno espresso alcune preoccupazioni a riguardo, escludendo che un movimento di tale portata potesse nuovamente materializzarsi, soprattutto tenuto conto della reazione dei mercati azionari in Europa e in Giappone.

Sul fronte societario, ad occupare la scena sono le azioni delle societa’ farmaceutiche in occasione dell’annuale meeting dell’American Society of Clinical Oncology che si sta svolgendo a Chicago. A realizzare un buon rialzo (+6.70%) e’ titolo Onyx Pharmaceuticals ([[ONXX]]), dopo che il Nexavar, trattamento per la cura del cancro al fegato sviluppato dall’azienda, ha mostrato di estendere la vita dei pazienti affetti dalla malattia.

Nel comparto media, occhi ancora puntati sul gruppo editoriale/finanziario Dow Jones ([[DJ]]): la famiglia Bancroft, che detiene il 64% del capitale dell’azienda, ha in programma in giornata un incontro con il management di News Corp, societa’ capeggiata dal tycoon australiano Rupert Murdoch, per discuterne la possibile vendita.

Nel settore retail, in buon rialzo (+2.87%) la societa’ leader Wal-Mart ([[WMT]]) che beneficia di una serie di giudizi positivi emessi da diverse importanti banche d’affari sulla scia del nuovo piano strategico mirato alla riduzione della spesa capitale e alla massimizzazione dei guadagni per gli azionisti.

Neanche oggi sono mancate le operazioni di fusioni ed acquisizioni societarie. Dominion ([[D]]) ha raggiunto un accordo per la vendita di alcuni suoi impianti energetici a Loews ([[LTR]]) per un corrispettivo di $4 miliardi. Avaya ([[AV]]) e’ vicina ad essere acquistata da TPG Capital e Silver Lake Partners per $17 per azione. Flextronics (]]FLEX]])rilevera’ Solectron ([[SLR]]) attraverso un’operazione valutata $3.6 miliardi. La societa’ attiva nei mutui finanziari Accredited Home Lenders ([[LEND]]) (nei passati mesi sotto i riflettori per la crisi del comparto subprime) ha annunciato che sara’ rilevata da Lone Star Fund per un controvalore di $400 milioni.

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L’unico dato in calendario ha mostrato un incremento degli ordini industriali ad aprile pari allo 0.3%, al di sotto delle attese degli analisti (+0.6%).

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Energy, Computer Hardware e Networking. In ribasso: Airlines, Water, Broker/Dealer, Biotech e Steel.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio e’ in forte progresso. I futures con consegna luglio segnano un rialzo di $1.04 centesimi a quota $66.12 al barile.

Sul valutario, in recupero l’euro nei confronti del dollaro a quota 1.3481. Avanza di $0.60 l’oro a $677.50 all’oncia. In rialzo i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ portato al 4.941%.