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Wall Street brinda alle trimestrali

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Chiusura vicina ai massimi di seduta per Wall Street, sostenuta da una serie di trimestrali che hanno compensato ampliamente l’effetto Bernanke e sussidi di disoccupazione nuovamente in crescita. Il petrolio ne ha approfittato per correre riportandosi sui massimi di tre settimane.

Il Dow, arrivato a guadagnare 242 punti nel corso della giornata, chiude in rialzo dell’1.99% a 10322.30 (+201.77 punti), il Nasdaq termina la seduta con un progesso del 2.68% a 2245.89 (+58.56 punti), l’S&P 500 registra un +2.25% a 1093.66 (+2.25% punti). Si tratta della miglior seduta dal 7 luglio scorso.

Acquisti generalizzati su tutti i settori a cominciare dagli industriali (+3.11%), finanziari (+2.93%), tecnologici (+2.7%), energetici (+2.29%), risorse di base (+2.25%) e utilities (+1.6%).

Sembra dunque tornato l’ottimismo degli operatori, che guardano con piu’ fiducia alla ripresa economica negli Usa. Il tutto, va detto, all’indomani di una seduta pesante condizionata dalle parole pronunciate dal numero uno della Federal Reserve. Ben Bernanke ha definito “insolitamente incerto” il futuro dell’economia americana, innervosendo gli investitori.

Il presidente della Banca Centrale americana e’ tornato a Capitol Hill oggi, dove ha precisato che nuove misure di stimolo monetario verranno messe in atto solo nel caso di uno stallo della ripresa economica. Bernanke ha ammesso che gli ultimi dati macro sono stati “un po’ deludenti”.

Almeno per oggi il mercato ha ignorato le proccupazioni che solo ieri erano molto forti, e altrettanto ha fatto con il rialzo sopra le aspettative del numero di richieste per ottenere un sussidio disoccupazione.

Snobbati anche i cali di Superindice e vendite di case esistenti, anche perche’ i due dati sono stati superiori alle previsioni.

Ora ci si interroga dove il mercato potrebbe spingersi. Secondo Sandy Lincoln, investment strategist per M&I Investment Management “l’attuale trading range in cui il mercato si trova sta per venire meno e lasciare spazio a ulteriori rialzi. La ragione per cui crediamo questo e’ che le performance annunciare dalle aziende sono davvero molto buone”. L’esperto, in un’intervista a Cnbc, ha detto di preferire i titoli ciclici e i tecnologici. “Tutto sta nello scegliere societa’ di qualita’ e a sconto rispetto ai loro tradizionali multipli”, ha concluso.

Dal canto suo Art Cashin, direttore delle operazioni sul floor di UBS Financial Services, crede che l’S&P 500possa spingersi a 1100 punti avendo superaro la soglia di 1092.

Tra i conti cui oggi i broker hanno brindano figurano quelli del colosso Caterpillar e di UPS.

Anche i risultati e l’outlook dell’operatore tlc AT&T e dell’azienda di chip Qualcomm hanno fatto meglio del previsto. Piu’ alta delle stime la trimestrale di 3M.

L’entuasiasmo ha contagiato anche le borse del Vecchio Continente, gia’ sostenute dallaforte crescita dell’attivita’ manifatturiera (PMI) nell’area euro e dell’incremento delle vendite al dettaglio nel Regno Unito.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna settembre hanno corso del 3.6% a $79.30 (+$2.74). Si tratta del valore piu’ alto delle ultime tre settimene. Il derivato con scadenza analoga dell’oro ha guadagnato $4 a quota $1195.60 l’oncia, dopo aver toccato un minimo intraday a $1180.70 . Sul valutario il dollaro brucia parte dei guadagni messi a segno ieri quando l’avversione al rischio era aumentata sul finale di seduta: l’euro avanza dello 0.92% nei confronti della valuta Usa a $1.2871. In ribasso i prezzi dei Treasury: il rendimento sul benchmark decennale sale al 2.9320% dal 2.892% di mercoledi’.