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WALL STREET: BORSA NEGATIVA NEL GIORNO DELLA FED

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La seduta di borsa di Wall Street si e’ chiusa con gli indici in rosso. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.96% a 10.274, l’S&P500 ha perso lo 0.71% a 1.191, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.58% a 2.056. Dal bilancio semestrale, emerge la deludente performance dei principali listini americani da inizio anno: l’indice industriale e’ in ribasso del 4.97%, l’S&P500 ha ceduto l’1.72%, peggio il Nasdaq che e’ arretrato del 5.49%.

Dopo aver trattato quasi per l’intera seduta sulla linea di parita’, i listini americani hanno accelerato al ribasso in seguito alla comunicazione sui tassi d’interesse da parte della Fed.

Nonostante la giornata fosse ricca di appuntamenti economici, l’attenzione degli operatori si e’ concentrata principalmente sul meeting del Fomc. I dati macro, infatti, non hanno sortito alcun effetto rilevante sull’andamento delle borse.

Come ampiamente atteso dal mercato, il Federal Open Market Committee, il braccio operativo della Federal Reserve, ha aumentato il costo del denaro degli Stati Uniti di 25 punti base al 3,25%. Si tratta del nono incremento consecutivo. Il primo della serie e’ stato deciso nel meeting del Fomc del 30 giugno del 2004.

Nel documento ufficiale che accompagna la decisione, il Fomc ha confermato il termine “measured pace”, per descrivere il passo con cui intende procedere sulla via dei cambiamenti alla politica monetaria accomodante.

La decisione ha deluso molti operatori che auspicavano per una conclusione del ciclo rialzista prima del previsto.

Dal documento e’ anche emerso che le pressioni inflazionistiche sono ancora elevate, ma le previsioni sul lungo termine lasciano presagire ad un aumento dei prezzi contenuto; il mercato del lavoro, inoltre, appare essere in costante miglioramento.

Per quanto riguarda le notizie economiche, sono risultati inferiori alle attese i numeri sul reddito personale, sulle spese al consumo e sul Chicago PMI. In particolare, nel mese di maggio il reddito personale
negli Stati Uniti ha registrato un aumento dello 0.2% contro un consensus dello 0.3%. Il dato relativo alle spese al consumo e’ rimasto invariato; gli analisti avevano previsto un aumento dello 0.1%.

Relativamente al Chicago PMI
, nel mese di giugno l’indice che misura l’attivita’ manifatturiera nell’area di Chicago si e’ attestato a 53.6 punti (valore piu’ basso degli ultimi due anni). Le aspettative degli economisti, erano per un valore di 54 punti.

Buone notizie invece dal mercato del lavoro. Nella settimana conclusasi il 25 giugno, le nuove richieste per i sussidi di disoccupazione
negli Stati Uniti sono scese di 6.000 unita’ a quota 310.000. Si tratta del valore piu’ basso dallo scorso 16 aprile. La cifra e’ migliore delle attese degli analisti, che prevedevano un valore di 325.000 unita’.

Spunti positivi sono arrivati dal comparto energetico, con il petrolio che ha segnato il terzo calo consecutivo. Il contratto future con scadenza agosto ha terminato la seduta in ribasso di 76 centesimi a $56.50 al barile. Il prezzo attuale e’ inferiore di quasi il 7% rispetto al massimo di chiusura di lunedi’, sopra i $60.

Ricordiamo che nella giornata di mercoledi’, il dato sulle scorte e’ risultato sorprendentemente in aumento. Nella settimana conclusasi il 24 giugno le scorte di greggio sono salite di 1.1 milioni di barili (contro le attese di un calo di 1.4 milioni di unita’); in crescita anche le scorte di benzina e quelle di distillati.

Passando alla cronaca societaria, ancora in evidenza le operazioni di mergers & acquisitions. Bank of America, la seconda banca d’affari americana, ha annunciato che acquisira’ MBNA Corp. per un valore di circa $35 miliardi. L’affare, che dovrebbe concludersi nel quarto trimestre dell’anno in corso, permettera’ al gruppo finanziario di rientrare tra le prime societa’ statunitensi nell’offerta di carte di credito. Il titolo ha ceduto quasi il 3%.

Tra le altre blue chip ad aver chiuso in particolare ribasso citiamo Du Pont, Hewlett-Packard e 3M Company. Le uniche due ad aver chiuso in positivo sono state Boeing e Home Depot.

Dopo tre mesi dalle dimissioni “forzate” di Harry Stonecipher (l’ex CEO di Boeing), il colosso aerospaziale ha nominato, in mattinata, James McNerney nuovo chief executive e presidente della societa’. Il titolo ha chiuso in forte rialzo (+7%) a quota 66.08.

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A spingere il titolo HD al rialzo (+0.50%) sono stati, invece, i commenti positivi degli analisti di Lehman Brothers che ne hanno raccomandato l’acquisto emettendo un giudizio di Overweight.

Sugli altri mercati, l’euro e’ in leggero rialzo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2099. In ribasso l’oro. Il future con scadenza agosto ha ceduto $1.50 a quota $437.10. In netto rialzo, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.91% dal 3.98% di mercoledi’.

BORSA: NY CEDE CON RIALZO TASSI FED, BENE MBNA E BOEING

1 Luglio 2005 0:12 NEW YORK (ANSA) – Wall Street chiude in territorionegativo nel giorno della stretta monetaria decisa dalla Federal Reserve che, con il nono intervento consecutivo da 0,25%, ha portato in un anno esatto i Fed funds dall’1% a 3,25%. I mercati, in particolare, attendevano segnali nuovi su possibili modifiche di politica monetaria che però non sono sostanzialmente arrivati.

Dopo un’apertura poco variata, i principali indici dellaBorsa Usa hanno allungato leggermente il passo grazie all’avvioin calo del mercato del greggio, ma hanno poi azzerato i rialzisul recupero delle quotazioni petrolifere, tornate sopra i 57dollari al barile. Così, il DOw Jones cede lo 0,96% a 10.274,97 punti, ilNasdaq scivola a quota 2.056,96 (-0,58%) e lo Standard & Poor’s500 si attesta a 1.191,33 punti (-0,71%).

A dare un pò di smalto agli indici è stata anche la maxi-operazione da 35 miliardi di dollari, con la quale Bank ofAmerica (-2,77% a 45,61 dollari) si appresta a rilevare ilcontrollo della Mbna (+24,16% a 26,16 dollari), il maggioremittente non bancario di carte di credito negli Usa. Cede Wachowia, (-2,575 a 49,66 dollari), altra interessata -secondo indiscrezioni a Mbna – mentre Capital One, colosso dellecarte di credito e possibile bersaglio, balza dell’8,28% a 80,01dollari. Giornata positiva anche per Boeing, che avanza del 7,02%, a66 dollari, dopo l’annuncio della nomina di James McNerney allaguida del gruppo aeronautico.

Il nuovo ad, che ricopriva lostesso ruolo presso la conglomerata 3M (-4,92% a 72,30 dollari),prende il posto lasciato vacante da Harry Stonecipher,estromesso dal’azienda tre mesi fa. Bene anche Symantec, colosso degli anti-virus per software,che sale dello 0,79% a 21,74 dollari, dopo un upgrading sultitolo di un analista di Smith Barney per le ricadute positivesugli utili dell’anno fiscale 2006 legate all’acquisizione di Veritas Software. L’operazione, infatti, secondo gli esperti,consentirà una consistente riduzione dei costi. Tonfo, invece, per Research In Motion che cede il 2,79%, a 73,79 dollari, dopo che la produttrice del sistema wireless di e-mail BlackBerry ha osservato che i clienti nel trimestreaumenteranno sotto le attese. Negativa Morgan Stanley (-1,59% a 52,47 dollari) nel giornodella designazione di John Mack alla guida della maison al postodel dimissionario e contestato Philip Purcell.