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WALL STREET: BALZO FINALE DEL NASDAQ

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Seduta contrastata alle borse Usa. Il Dow Jones ha chiuso in negativo, anche se decisamente sopra i minimi, depresso dal dato relativo all’indice della Fed di Philadelphia di marzo, nettamente inferiore alle attese, e dalle preoccupazioni sui debiti della conglomerata General Electric (GE – Nyse). Bene invece l’indice Nasdaq, che dopo un momento di incertezza ha recuperato terreno nella seconda parte della giornata, trascinato dalle buone performance di semiconduttori e software.

A livello settoriale, oltre ai chip e al software, bene le infrastrutture per tlc, il tabacco, il biotech e l’oro. Deboli invece i finanziari, i trasporti, il retail, le costruzioni e l’intrattenimento.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.868,87 (+1,96%)
Il Dow Jones a 10.479,84 (-0,21%)
L’S&P 500 a 1.153,59 (+0,15%)

Per quanto riguarda i dati macroeconomici, il Philly Fed Index si e’ attestato a quota 11,4 contro i 16,0 di febbraio, oscurando i dati positivi diffusi nella prima parte della mattinata.

Confortante, invece, il dato relativo al Superindice di febbraio che, in linea con le stime, e’ rimasto invariato a quota 112,4.

Prima dell’inizio della seduta erano stati resi noti i dati sui sussidi di disoccupazione e sull’inflazione di febbraio. I sussidi sono scesi di 12.000 unita’, contro la flessione di 2.000 unita’ prevista dagli analisti. Il mercato del lavoro e’ quindi in netto miglioramento. L’inflazione e’ cresciuta dello 0,2%, con il “core rate” a +0,3%. L’aumento dei prezzi al consumo, seppure contenuto, lascia spazio ai timori sui rialzi dei tassi d’interesse che la Fed potrebbe mettere in atto proprio per contenere le spinte inflazionistiche.

A sostenere il Nasdaq e’ stato soprattutto il settore dei semiconduttori. In forte rialzo Micron Technology (MU – Nasdaq), Xilinx (XLNX – Nasdaq), Intel (INTC – Nasdaq), Verisign (VRSN – Nasdaq) e Nvidia (NVDA – Nasdaq). Gli investitori hanno riscoperto l’appetibilita’ dei titoli chip, che nella seduta di mercoledi’ erano stati tartassati dalle vendite.

Bene anche altre societa’ ad alta capitalizzazione, tra cui i colossi del software Microsoft (MSFT – Nasdaq) e Oracle (ORCL – Nasdaq) e il gigante di infrastrutture per Internet Cisco (CSCO – Nasdaq). In particolare, il titolo dell’azienda guidata da Larry Ellison ha beneficiato delle stime sulla ripresa della domanda nel settore IT nei prossimi 12-18 mesi.

In crescita anche il comparto delle tlc dopo la decisione dell’agenzia di rating Standard & Poor’s di assegnare le valutazioni “A” nel lungo termine e “A-1” nel breve al produttore di cellulari Nokia (NOK – Nyse). La notizia ha trascinato al rialzo i titoli Ericsson (ERICY – Nasdaq) e Qualcomm (QCOM – Nasdaq).

In netto calo, poi, il produttore di pc Apple (AAPL – Nasdaq), dopo che la banca d’affari J.P. Morgan ne ha ridotto le stime sugli utili trimestrali.

Maglia nera del Dow Jones e’ stato il titolo della conglomerata General Electric (GE – Nyse) dopo il commento negativo di Bill Gross, guru di Pimco Advisors, il piu’ grande gestore di fondi obbligazionari al mondo, relativo alla vendita di obbligazioni per $11 miliardi effettuata la scorsa settimana da GE Capital. Secondo Gross, dietro l’operazione c’e’ la consapevolezza della societa’ che il mercato delle cambiali finanziarie si sta esaurendo.

Tra gli altri titoli, occhi puntati sulla debuttante Alcon (ACL – Nyse), prima societa’ al mondo nel settore ottico, recentemente scorporata dalla conglomerata svizzera Nestle’. Riflettori accesi anche su Travelers Property Casualty Corp., braccio assicurativo del colosso finanziario Citigroup (C – Nyse), che debutta domani. Quella di Travelers e’ la piu’ grande Ipo della storia del settore assicurazioni.

Buone notizie per il titolo Coca-Cola (KO – Nyse). Secondo la banca d’investimenti Morgan Stanley, infatti, il colosso delle bevande dovrebbe superare le aspettative sui volumi d’affari a livello globale nel primo trimestre, ponendo le basi per una crescita nel breve termine.

In netto calo il colosso finanziario American Express (AXP – Nyse) Secondo la banca d’investimenti Prudential Securities, il fatturato derivato dai servizi finanziari e di viaggi della societa’ rimarra’ “anemico”.

Sull’S&P’s 500, in ribasso il colosso dei media Aol Time Warner (AOL – Nyse), dopo la decisione della banca d’affari Lehman Brothers di tagliare le stime sul fatturato e sugli utili EBITDA del primo trimestre.

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