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WALL STREET: AVVIO IN RIBASSO DOPO L’EUFORIA

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Avvio in deciso ribasso per i mercati Usa che voltano presto le spalle al forte rimbalzo di mercoledi’, oscurato gia ieri sera dalla notizia di un’indagine della Sec sui conti del colosso AOL Time Warner – ‘downgradato’ subito dalle banche d’affari Merrill Lynch e Deutsche Banc – e questa mattina dal crollo del 3,8% degli ordini di beni durevoli relativi al mese di giugno.

Il pesante calo degli ordini e’ la conferma dell’effetto del crollo delle Borse sull’economia reale.

A pesare decisamente sul Nasdaq e in particolare sui semiconduttori, anche le dichiarazioni di Taiwan Semi (TSM – Nyse) che questa mattina, annunciando gli utili trimestrali, ha rivisto al ribasso la spesa in conto capitale per il 2002 a $2 miliardi, contro la precedente previsione di $2,5 miliardi. Un’altra batosta per i chip arriva da Deutsche Bank che ha dichiarato che il rally dei titoli infrastrutture chip non ha fondamenti per rivelarsi sostenibile nel breve termine. La societa’ di tlc Qualcomm (QCOM – Nasdaq) ha poi ricevuto una nota negativa da UBS Warburg che ne tagliato il rating da ‘buy’ a ‘hold’. E’ arrivato anche un ‘downgrade’ sul titolo della societa’ di archiviazione dati EDS (EDS – Nasdaq)da parte di Goldman Sachs.

Non mancano tuttavia alcune notizie positive. Il colosso delle infrastrutture Internet Cisco Systems (CSCO – Nasdaq) ha ricevuto un ‘upgrade’ dalla banca d’affari Dresdner, che ne ha aumentato il rating da ‘sell’ a ‘hold’ dichiarando che il potenziale di ribasso del titolo appare limitato ai correnti livelli, sebbene il gruppo sia ancora vulnerabile sui costi delle opzioni. Buoni anche gli utili annunciati dal colosso fotografico Kodak (EK – Nyse), dal gigante delle fotocopiatrici Xerox (XRX – Nyse) e dal gruppo media Viacom (VIA – Nyse).

Sempre sul fronte macro, hanno battuto le stime i sussidi di disoccupazione settimanali. Il costo del lavoro e’ salito dello 1,0% contro le stime di consensus di +0,9%. Attesi anche altri tre dati per le 16.00 (le 10:00 ora di New York) il Chigago Fed di giugno, la vendita di case esistenti di giugno e la vendita di nuove case sempre di giugno.

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Il forte rimbalzo di mercoledi’, che gli investitori attendevano da giorni (anzi da settimane), dopo i crolli a catena delle ultime sedute che avevano portato gli indici principali a toccare i minimi assoluti degli ultimi 5 anni, era stato innescato dalle rassicurazioni di J.P. Morgan (JPM – Nyse) sul coinvolgimento nella vicenda Enron che avevano riportato fiducia sulle Borse. Ma e’ evidente che l’uragano AOL abbia inferto sicuramente un nuovo colpo basso a tale fiducia.

Gli esperti di mercato si aspettano adesso che il Dow Jones faccia marcia indietro proprio sulla scia delle riaccese preoccupazioni degli investitori circa gli scandali contabili societari, all’indomani del raggiungomento dell’accordo tra Senato e Camera sulla riforma di legge sulla corporate governance.

Alcuni trader, non a caso, hanno dichiarato che quello di ieri e’ stato semplicemente un rally in un mercato orso.

Chris Johns, capo strategista di ABN Amro, ha detto che e’ poco probabile che il rally di mercoledi’ sia l’inizio della risalita degli indici. Ma Johns ha aggiunto che prevede che il mercato si stabilizzera’ nei prossimi mesi e si muovera’ moderatamente in alto dai livelli attuali. “Arriveremo a livelli piu’ alti. Non di tanto pero’. Del 5%-10%? Assolutamente si'”.

GLI ALTRI TITOLI IN MOVIMENTO

In forte crescita il colosso delle fotocopiatrici Xerox (XRX – Nyse) che ha battuto le aspettative sugli utili del secondo trimestre.

In crescita la catena di abbigliamento Gap (GPS – Nyse) dopo che Merrill Lynch ne ha alzato il rating da ‘neutral’ a ‘strong buy’.

In salita il titolo del colosso biotech Amgen (AMGN – Nasdaq) che beneficia della nota positiva di Morgan Stanley che ne ha aumentato il giudizio da ‘equal weight’ a ‘overweight’.

In salita la blue chip e colosso chimico DuPont(DD – Nyse) dopo che Goldman Sachs ne ha aumentato il giudizio da ‘market outperform’ a ‘buy’.

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