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WALL STREET: AVVIO DI SEDUTA IN NETTO RIBASSO

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La settimana di Wall Street e’ partita all’insegna delle vendite. A mezz’ora dall’avvio delle contrattazioni, il Dow Jones cede l’1.17% a 10067 e il Nasdaq l’1.48% a 1911.

In una seduta priva di dati macroeconomici, sui mercati finanziari pesano gli sviluppi sulle questioni geopolitiche. Preoccupano gli investitori le possibili ripercussioni che avra’ l’uccisione da parte di Israele di Skeikh Ahmed Yassin, leader spirituale di Hamas, sui precari equilibri in Medio Oriente e sul terrorismo.

Sul fronte societario, da segnalare la nota positiva di Lehman Brothers sul comparto dei semiconduttori. Ancora sull’hi-tech, giudizi favorevoli delle banche d’affari per il gruppo telecom Sprint Fon e per il colosso informatico Apple Computer. Passando alla “old economy”, downgrade di Credit Suisse First Boston sul gigante della difesa Boeing.

Sugli altri mercati, sono in netto rialzo i titoli di Stato, favoriti dalle inquietudini sulle questioni geopolitiche. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 3.74% contro il 3.78% della chiusura di venerdi’

In rialzo anche il prezzo dell’oro, bene rifugio per eccellenza, che viene trattato a $416.25 all’oncia. Cede invece terreno la quotazione del dollaro. Nella prima mattinata a New York il cambio con l’euro e’ a quota 1.2340.

Il petrolio, infine, prosegue nella sua corsa al rialzo, con il prezzo salito a $38.05 al barile. Mentre dall’OPEC giungono segnali contrastanti sull’intenzione di tagliare o meno le quote di estrazione, le agitazioni geopolitiche in Medio Oriente e Venezuela per adesso continuano a tenere alti i prezzi del greggio.