Società

WALL STREET: AVANZA IL DOW, DEBOLE IL NASDAQ

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*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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La sessione di oggi si e’ aperta in leggera lettera. Il dato macro sulle richieste di nuovi sussidi di disoccupazione ha mostrato un calo di 10,000 e 303,000. Le societa’ di Intel (INTC), Apple Computer (AAPL), Bank of America (BAC), Merck (MRK), Ely Lilly (LLY), Bellsouth Corp (BLLS), Schering-Plough (SGP), Nokia (NOK), Union Pacific (UNP) e EMC Corp. (EMC) hanno pubblicato risultati trimestrali superiori alle stime, mentre eBay (EBAY) ha fornito una “guidance” deludente. Il prezzo del greggio e’ intorno ai $71 al barile.

Al momento, l’indice Dow Jones e’ in denaro di 63 punti a 11342, il Nasdaq e’ in ribasso di 11 a 2359 e l’S&P500 e’ invariato a 1310.
L’indice “advance/decline” sta facendo registrare una lettura di +400.
L’indice VIX e’ al livello di 11.43.
Positive le performances dei settori semiconduttori, prodotti agricoli e ferrovie; in ribasso invece linee aeree, bi.
I volumi sul NYSE sono di 732 milioni di titoli scambiati.

TRADING OPERATIVO:

Questa mattina, invece, tutte le nostre posizioni sono in lettera: SSTI –1%, FILE –1.7% e VRSN –0.6%.

Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 8 sezioni in tempo reale
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DA QUI ALLA CHIUSURA:

Questa sera dopo la chiusura, le societa’ di Broadcom (BRCM), Google (GOOG), Oakley (OO) e VeriSign (VRSN), fra le altre, pubblicheranno i risultati trimestrali.

Domani mattina, non saranno pubblicati dati macro.

POSIZIONI RIALZISTE:

HON (APERTA IL 21/12 A $38.00; CHIUSA IL 18/4 A $44.22; PERF. +16.37%)

SSTI (APERTA IL 29/12 A $5.16; ATTUALE $4.88; PERF. –5.43%)

FILE (APERTA IL 25/1 A $27.35; ATTUALE $29.25; PERF +6.95%)

VRSN (APERTA IL 30/3 A $23.50; ATTUALE $24.89; PERF +5.91%)

BORSA: DOW JONES AI MASSIMI DA SETTEMBRE 2000, VOLA GM/ANSA

In una giornata borsistica contrastata ed in ogni caso con oscillazioni di scarso rilievo, l’ indice Dow Jones è arrivato oggi ad aggiornare i massimi dal lontano settembre del 2000, a 11.384,11 punti, beneficiando del vistoso rialzo di General Motors, che è salita anche del 10% dopo la presentazione dei conti trimestrali.

Per il resto, il Nasdaq composite è invece in ribasso, appesantito dalle performance decisamente negative di titoli come EBay e Juniper Networks, mentre l’ indice maggiormente rappresentativo, cioé lo S&P 500, è in pratica invariato.

La giornata odierna aveva in calendario inoltre alcuni dati congiunturali non di grande rilievo, come le richieste di sussidio disoccupazionale, il superindice economico di marzo e l’ indice Fed di Philadelphia di aprile, che sostanzialmente non hanno avuto impatto sulla Borsa. Come pure è stata irrilevante l’ incidenza legata alla discesa dei prezzi del petrolio ed in genere delle cosiddette commodities, che peraltro continuano a posizionarsi poco sotto i recenti massimi storici.

La seduta è stata movimentata innanzitutto da General Motors, che è salita fino ad un massimo di 22,65 dollari, dopo che la trimestrale ha evidenziato un ulteriore passivo, pari a 323 milioni di dollari, che peraltro al netto di alcune voci non ricorrenti si tradurrebbe in un utile di 26 cents per azione. Quest’ ultimo risultato è nettamente in controtendenza rispetto alle previsioni degli analisti, i quali puntavano su una perdita di 44 cents. Gli operatori hanno premiato il titolo della casa di Detroit, nella convinzione che forse l’ uscita dal tunnel della gravissima crisi che ha generato perdite per circa 10,6 miliardi di dollari lo scorso anno non sia poi così lontana.

E questa volta a giovarsi del balzo di GM è stato appunto il Dow Jones, che invece nel 2005 aveva molto sofferto il crollo della capitalizzazione della maggiore casa automobilistica mondiale. Il Dow Jones in ogni caso si avvantaggia anche del buon andamento di Merck, uno dei maggiori gruppi farmaceutici mondiali, +27 cents a 34,67 dollari dopo che la trimestrale ha attestato una crescita dei profitti pari all’ 11% a 1,52 miliardi di dollari, dovuta fra l’ altro alle vendite sostenute di uno dei suoi prodotti di punta, lo Zocor per il trattamento del colesterolo.

Nel comparto tecnologico, sugli scudi ancora una volta Apple Computer, che sale di 3,27 dollari (a 68,92) anche in questo caso sulla scia della trimestrale, che ha evidenziato un utile netto in crescita del 41% a 410 milioni di dollari, ossia 47 cents per azione (in linea con le attese). Bene anche Intel, +24 cents a 19,8 dollari, anche se nei primi tre mesi l’ utile è sceso del 38% a 1,35 miliardi di dollari, come conseguenza dell’ accresciuta concorrenza nel comparto dei chips per computer.

Il Nasdaq composite è appunto invece frenato dalla caduta di due titoli di primo piano come EBay e Juniper Networks. Nel primo caso, il maggiore operatore di aste online cede l’ 8,4% a 36,96 dollari, in quanto nel 2006 le vendite dovrebbero attestarsi su 5,9 miliardi di dollari, sotto i 5,96 miliardi previsti dagli analisti, mentre gli utili risulterebbero inferiori di sette cents alle stime. Quanto a Juniper, che è uno dei maggiori produttori di apparecchiature per la connessione diretta ad Internet, cede 1,72 dollari, a 18,58 dollari, in quanto le previsioni relative alle vendite nel secondo trimestre (comprese fra 560 e 570 milioni di dollari) sono inferiori alle indicazioni degli analisti di Thomson Financial.

Per quanto riguarda il petrolio, dopo aver ritoccato il record storico a 72,49 dollari i prezzi hanno ripiegato, poco sopra i 71 dollari.

Attorno alle 18.45 ora italiana l’ indice Dow Jones avanza dello 0,64% a 11.350,57 punti, il Nasdaq composite perde lo 0,45% a 2.360,28 e lo S&P 500 segna +0,11% a 1.311,33.