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WALL STREET AVANZA, BUY CONCENTRATI SUL NASDAQ

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Giornata molto volatile per gli indici americani, comunque conclusasi con i listini in rialzo dopo due sedute consecutive di cali. A registrare la migliore performance e’ stato il listino tecnologico Nasdaq, cresciuto dell’1.27% a 2351, ben supportato dal comparto dei semiconduttori; il Dow Jones ha guadagnato lo 0.44% a 12581, l’S&P500 lo 0.45% a 1360.55.

Gli operatori hanno trovato conforto nei commenti positivi di alcuni analisti e negli aggiornamenti migliori delle attese giunti dal mercato del lavoro. Ad apparire tonico nell’arco dell’intera seduta e’ stato il settore dei chip grazie all’upgrade emesso dagli analisti di Bank of America (BAC) che hanno riconosciuto un calo delle scorte di magazzino negli ultimi giorni.

Il colosso Intel e’ arrivato a segnare un progresso intraday del 4%, il Philadelphia Semiconductor Index (SOXX) ha chiuso in progresso di due punti percentuali circa. Bene anche il colosso informatico Apple (AAPL), avanzato anch’esso del 2% sulla scia dell’incremento delle stime sui profitti effettuato dagli analisti di JP Morgan: la performance del produttore di iPod e iPhone ha contribuito largamente alla buona risalita del Nasdaq 100.

In riferimento al comparto retail, le vendite comparate di marzo si sono attestate a livelli inferiori alle attese: l’International Council Shopping Center ha stimato un calo medio dello 0.5%. Sia Target (TGT) che Wal-Mart (WMT) hanno riportato vendite “same-store” peggiori dal consensus, ma il comparto e’ riuscito a guadagnare grazie alla revisione al rialzo dell’outlook di WMT.

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In controtendenza il comparto finanziario, indebolito dall’annuncio di Lehman Brothers (LEH) relativo alla liquidazione di 3 fondi d’investimento a causa “delle turbolenze nel mercato finanziario nella seconda meta’ del 2007 e dell’ulteriore deterioramento nel primo trimestre 2008”. Gia’ ieri i titoli finanziari erano arretrati dopo che Morgan Stanley (MS), Goldman Sachs (GS) e Lehman Brothers (LEH) avevano annunciato il ricorso ad asset di tipo “Level 3”, strumenti finanziari poco liquidi e molto piu’ difficili da valutare.

Nel comparto Internet, continua la saga tra Yahoo! (YHOO) e Microsoft (MSFT). Il gigante media online e’ in trattative sia con Google (GOOG) che con AOL (il portale online di Time Warner) per cercare riparo dalla possibile offerta “ostile” del colosso di Bill Gates che intanto avrebbe avviato un colloquio con la News Corp del tycoon australiano Rupert Murdoch per l’avanzamento di un’offerta congiunta.

Le nuove richieste di sussidio da parte dei disoccupati sono risultate in calo, oltre le attese, nell’ultima settimana. Gli operatori hanno accolto con piacere il dato dopo il balzo del tasso di disoccupazione riportato nei giorni scorsi. Ha deluso invece le aspettative l’aggiornamento sulla bilancia commerciale, il cui deficit si e’ esteso nell’ultimo mese, sorprendendo gli analisti che avevano invece stimato una contrazione dai precedenti livelli.

Non sono state rilasciate trimestrali di particolare rilievo. Venerdi’ gli occhi saranno puntati sui numeri fiscali della conglomerata industriale General Electric (GE). Nei giorni scorsi Alcoa (AA) ha deluso le attese degli analisti, il corriere internazionale UPS (UPS) e la societa’ di chip Advanced Micro Devices (AMD) avevano lanciato un allarme sul livello dei profitti, rivisti al ribasso rispetto alle precedenti stime.

Sugli altri mercati, dopo essere schizzato ad un nuovo record di $112.21 nella seduta di mercoledi’, il greggio ha ceduto parte dei recenti guadagni. I futures con consegna maggio sono scesi di $0.76 a $110.11 al barile. Sul valutario, euro in calo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5742. In forte progresso l’oro. I futures con consegna giugno sul metallo prezioso hanno ceduto $5.70 a $931.80 l’oncia. In calo i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.5320% dal 3.4660% di mercoledi’.

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