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WALL STREET ARRETRA MENTRE I RENDIMENTI AVANZANO

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A meta’ giornata gli indici azionari statunitensi continuano a muoversi in territorio negativo, pressati dal continuo rialzo dei rendimenti sui Titoli di Stato e da alcune notizie societarie preoccupanti. Il Dow Jones segna un calo dello 0.40% a 13371, l’S&P500 dello 0.38% a 1503, il Nasdaq cede lo 0.44% a 2560.

I rendimenti sui Titoli di Stato continuano a spingersi al rialzo. Lo yield sul Treasury a 10 anni e’ arrivato a toccare un valore del 5.21%, deprezzando ulteriormente i Titoli di Stato (ricordiamo che tra il prezzo dei bond e i rendimenti esiste una relazione inversamente proporzionale). Si tratta del maggiore livello degli ultimi 11 mesi; lo yield sul T-bond con scadenza 30 anni e’ balzato al top delle ultime 52 settimane.

Gli operatori continuano a ponderare l’effetto che il rialzo dei rendimenti potra’ avere in riferimento alle decisioni di politica monetaria. Il fatto rappresenta una scusa per intascare parte dei recenti guadagni, ma anche un segnale d’allarme sull’azionario (meno attraente nei confronti del mercato obbligazionario) e sulle attivita’ di M&A a causa dei prestiti maggiormente onerosi.

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Gia’ il superamento della soglia del 5% nei giorni scorsi aveva allarmato gli investitori; l’ulteriore spinta al rialzo sta facendo montare serie preoccupazioni sull’outlook dei tassi d’interesse americani. Fondamentali saranno al riguardo i dati macro che verranno diffusi nei prossimi giorni relativi ai prezzi alla produzione (PPI) e al consumo (CPI).

A contribuire al sentiment negativo e’ anche il deludente aggiornamento infra-trimestrale di Texas Instruments ([[TXN]]) che sta trascinando al ribasso l’intero comparto hi-tech. Il colosso dei chip per la telefonia mobile ha tagliato le stime sui ricavi e sugli utili del secondo trimestre: il titolo arretra dell’1.5% circa.

L’allarme di TXN, unito al profit warning lanciato proprio ieri dalla societa’ dell’acciaio Nucor ([[NUE]]), evidenziano un trend debole che abbraccia il comparto tecnologico e quello delle commodities: resta alta dunque la tensione tra gli operatori, in attesa di possibili segnali incoraggianti da altri comparti.

Tra gli altri titoli, a soffrire e’ anche la popolare catena di caffe’ americana Sturbucks ([[SBUX]]) dopo che gli analisti di Goldman Sachs hanno rimosso l’azione dalla propria “Conviction Buy List”.

Sotto i riflettori il comparto finanziario in occasione dei risultati trimestrali del colosso Lehman Brothers ([[LEH]]). La societa’ ha facilmente battuto le attese degli analisti riportando un aumento dei profitti del 27% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Diversified Metals & Mining +1.5%, Thrift & Mortgages +0.8%, Restaurants +0.7%, Auto Retail +0.6%, e Health Care Technology +0.5%. In maggiore ribasso: Special Consumer Services -2.7%, Steel -2.5%, Retail REITS -2.0%, Industrial REITS -1.9%, e Internet Retail -1.5%.

Alle 12.30 E.T. il volume di scambio e’ di 532 milioni di pezzi al NYSE e 804 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 575 a 2594 al Nyse e 824 a 2067 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 10 a 65 al NYSE e 14 a 28 al Nasdaq.