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WALL STREET ARRETRA, LISTINI IN ROSSO

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Gli indici azionari americani continuano a muoversi al ribasso a meta’ giornata, segnando perdite vicine al punto percentuale (controlla la performance in tempo reale nella pagina iniziale). Notizie negative sono emerse nel preborsa sia dal comparto societario che dal fronte macro. Molti operatori stanno approfittando della situazione per intascare parte dei profitti (Nasdaq +5.8% nelle ultime tre sedute). A soffrire maggiormente sono i titoli finanziari, giu’ anche il comparto delle case.

Nel mese di febbraio gli ordini di beni durevoli sono risultati in calo dell’1.7% a febbraio, sorprendendo gli analisti che avevano previsto invece un rimbalzo dopo il forte calo del mese precedente. ” Il calo notato nella componente della spesa aziendale, sempre in ribasso nelle passate otto recessioni, evidenzia la cattiva condizione economica attuale” ha dichiarato Tony Crescenzi, market startegist di Miller Tabak & Co.

Sono risultati migliori delle attese, ma comunque in calo (-1.8%), ai minimi di 13 anni, i numeri sulle vendite di case nuove; il dato segue il deludente rapporto Case/Shiller diffuso ieri, che ha evidenziato il maggiore calo dei prezzi delle case degli ultimi 20 anni. Da notare comunque che nell’ultima settimana hanno avuto un’impennta straordinaria i rifinanziamenti, con l’indice dei mutui casa in rialzo +48%, grazie alla riduzione dei tassi da parte della Federal Reserve dello 0.75% il 18 marzo scorso.

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A preoccupare gli operatori gia’ nel preborsa era stato il calo dell’operatore media Clear Channel Communication (CCU) dovuto alla minaccia delle banche di non fornire i fondi necessari per la conclusione dell’annunciato leveraged buy-out del valore di $20 miliardi. Il titolo arretra del 18% circa. Il fatto ha inevitabilmente originato timori sulle future operazioni di M&A.

Tra i titoli finanziari, il tono negativo e’ stato iniziato dal warning di Deutsche Bank (DB) che potrebbe non essere in grado di centrare gli obiettivi fiscali nell’anno in corso. Il taglio di Oppenheimer sulle stime di Bank of America (BAC), JP Morgan (JPM) e Wachovia (WB) ha contribuito ad intensificare le pressioni sul comparto.

In positivo si muove il Motorola, anche se lontano dai migliori livelli segnati in avvio, dopo l’ annuncio fatto dal gruppo relativo allo spin-off delle sue attività con decorrenza dal 2009. Riflettori accesi anche sul colosso software Oracle (ORCL), in attesa della trimestrale che potrebbe fornire importanti segnali sull’intera industria hi-tech. I risultati fiscali della societa’ saranno comunicati subito dopo la chiusura delle borse Usa.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Coal & Consumable Fuel +5.3%, Diversified Metals & Mining +3.7%, Oil & Gas Exploration +3.5%, Oil & Gas Equipment +3.5%, e Gas Utilities +2.9%. Tra i piu’ forti ribassi: Broadcasting & Cable Television -5.3%, Homebuilding -5.1%, Airlines -4.4%, Thrifts & Mortgages -4.3%, e Human Resources & Employment Services -3.9%.

Alle 12.10 E.T. il volume di scambio e’ di 482 milioni di pezzi al NYSE e 724 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1031 a 1958 al Nyse e 899 a 1835 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 5 a 9 al NYSE e 8 a 13 al Nasdaq.

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