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Wall Street apre in rosso: sell su azioni e materie prime

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New York – Avvio di seduta in ribasso, con la pubblicazione dell’ultima sfilza di dati macro su sussidi di disoccupazione settimanali, vendite al dettaglio e prezzi alla produzione che non hanno aiutato il mercato a dimenticare il sell off sulle commodities.

I principali indici di borsa oscillano in prossimita’ dei minimi di ieri, con il Dow che cede lo 0,33% a quota 12.589, il Nasdaq perde lo 0,56% in area 2.829 mentre l’S&P 500 lascia sul campo lo 0,37% a quota $1.337. L’indice delle risorse di base e’ arrivato a cedere in Europa fino al 2% circa.

“La flessione dei prezzi delle commodities e le preoccupazioni sui problemi europei stanno riducendo l’appetito degli investitori per il rischio”, ha commentato a Bloomberg Kiyoshi Ishigane, stragest senior di Tokyo presso Mitsubishi UFJ Asst Management.

Di conseguenza, il Nikkei 225 è sceso dell’1,5%, guardando anche ai cali dello S&P, che ieri è sceso dell’1,1%, registrando il calo peggiore dal 16 marzo. In rosso anche gli altri mercati asiatici. Intanto la Cina ha alzato i requisiti per i prestiti delle banche di 50 punti base. La modifica sara’ effettiva a partire dal 18 maggio.

Tra i dati che gli investitori sono impegnati a digerire il PPI di aprile, salito dello 0,8% piu’ del previsto. Le vendite al dettaglio sono cresciute invece meno delle attese (+0,5%, contro +0,6%). Le domande di indennita’ di disoccupazione sono calate ma hanno deluso le aspettative. Anche la media mobile a quattro settimane e’ cresciuta.

In ambito di conti fiscali, Cisco Systems ha battuto le stime ma ha emesso un outlook piu’ negativo del previsto per il trimestre in corso. Discorso a parte merita Kohl che ha fatto meglio delle attese e ha alzato le previsioni sull’intero esercizio.

Sugli altri mercati il dollaro ha esteso i guadagni di ieri ma perde slancio dopo aver toccato i massimi di un mese contro le sei principali valute rivali, restando sopra la media mobile a 4 settimane. Sul valutario l’euro e’ in ribasso dello 0,2% a $1,4163.

I futures del greggio con consegna giugno cedono lo 0,9% a $97,33 il barile. I contratti con scadenza giugno sull’oro sono in contrazione dell’1,9% a $1.484,8 l’oncia. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale si attesta a quota 3,189%, in progresso di 3,189 punti base.