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WALL STREET APRE IN RIALZO CON GLI ENERGETICI

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Partenza ben intonata per il mercato americano, favorito dalle notizie di M&A e dalle ultime cifre macro, da cui e’ emerso che la produzione industriale e’ salita in misura superiore alle attese nel mese di agosto. I listini, che hanno chiuso in prossimita’ dei massimi di seduta gli ultimi due giorni, sembrano dunque intenzionati a sfruttare il momentum positivo.

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Nel frattempo la capacita’ di utilizzazione degli impianti ha mostrato un progresso del 69.6%, che e’ lievemente migliore delle previsioni di 69% e superiore al 69% di luglio. I dati segnalano che le risorse rimangono su livelli che non rappresenteranno una minaccia dal punto di vista inflativo ancora per un bel po’.

Gli operatori sono spinti dai dati macro pubblicati di recente a prendere qualche rischio e scommettere sul mercato azionario. Ma non solo. Dopo le parole ottimiste espresse dal numero uno della Federal Reserve Ben Bernanke, secondo cui la fase di recessione potrebbe essere terminata, sono arrivate anche le dichiarazioni di Buffett ad alimentare il morale degli operatori. L’investitore del fondo Berkshire Hathaway ha detto in un’intervista alla CNBC che l’economia sta rispondendo bene alle misure di rilancio varate dal governo.

Secondo Buffett nel complesso l’economia non e’ peggiorata ma “non e’ nemmeno migliorata” negli ultimi tre mesi e pertanto non prevede una nuova fase di recessione, con un andamento a W come alcuni tuttora temono. In particolare l’investitore vede un notevole miglioramento nel mercato immobiliare non commerciale. Guardando agli indicatori macro che ritiene piu’ importanti, Buffett segnala che se e’ vero che “non stiamo rimbalzando, abbiamo pero’ smesso di scendere”.

Dai prezzi al consumo intanto sono arrivati segnali tutto sommato tranquillizzanti dal fronte dell’inflazione. L’indice PCI e’ cresciuto in una misura sostanzialmente in linea con le attese nel mese di agosto, in particolare esclusa la benzina, i cui prezzi sono balzati del 9.1%. Ciononostante l’indice core e’ stato tiepido (+0.1%), in sintonia con le previsioni, segnalando che l’economia ha poco da preoccuparsi quanto a inflazione.

In ambito societario attenzione incentrata su Adobe Systems che ha annunciato che comprera’ la societa’ Internet Omniture Inc. per $1.8 miliardi, in un accordo che segnera’ la sua maggiore operazione di M&A dall’acquisto di Macromedia, avvenuto piu’ di quattro anni fa.

Intanto Rambus ha rivisto al rialzo le prospettive sul fatturato nel terzo trimestre, citando la crescita della domanda di chip. In ambito di conti fiscali, dopo la chiusura dei mercati, il gigante del software aziendale Oracle riportera’ i risultati trimestrali.

Accelor Mittal balza di oltre l’1% dopo aver rivisto al rialzo le prospettive della domanda proveniente dalla Cina quest’anno. Il produttore di attrezzature agricole AGCO e’ in flessione del 9% circa dopo aver tagliato le stime su ricavi e utili nel 2009 sulla scia dei risultati deboli registrati nei mercati europei, soprattutto in Germania, Francia e Gran Bretagna.

Bene invece gli energetici e in particolare Anadarko Petroleum. I titoli segnano un progresso del 6% dopo che la societa’ ha annunciato una scoperta petrolifera al largo delle coste della Sierra Leone. La scoperta potrebbe aprire la strada ad altri ritrovamenti simili lungo la costa occidentale africana che si estende per 1100 km. Oltre ad Andarko, anche Woodside Petroleum, Repsol e Tullow Oil hanno una quota di partecipazione nelle operazioni di trivellamento nella zona interessata.

L’operatore tlc Verizon e’ invece in flessione del 2% circa, appesantito dal declassamento di UBS. Nell’abbassare il rating a Neutral, la banca d’affari ha precisato che l’azienda verra’ duramente colpita dalla persistente debolezza dei mercati dove opera, che difficilmente miglioreranno prima del 2010.

Sotto i riflettori dovrebbe finire anche la banca J.P. Morgan Chase, dopo che il chief financial officer Mike Cavanagh ha annunciato che la societa’ potrebbe incrementare il dividendo il prossimo anno se l’economia dovesse continuare a dare segni di miglioramento.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico arretra il greggio. I futures con consegna ottobre cedono $0.09 a $71.02 al barile. Sul valutario, l’euro si rafforza nei confronti del dollaro a quota $1.4676. In progresso l’oro, con i futures con scadenza dicembre in rialzo di $10.90 a $1.017.20. In rialzo i prezzi dei Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4100% dal 3.4520% di ieri.