Società

WALL STREET: APRE CON OTTIMISMO SU UTILI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Tutti i principali indici di borsa aprono la sessione borsistica Usa in rialzo, con gli operatori galvanizzati dagli ultimi utili trimestrali.

La parte del leone per ora spetta agli utili del settore high-tech.

Verifica quotazioni indici aggiotnate IN TEMPO REALE in prima pagina.

Ottimismo soprattutto intorno al titolo Microsoft Corp. (MSFT – Nasdaq) dopo che nella tarda serata di giovedi’ la piu’ grande softwarehouse al mondo ha annunciato di aver chiuso il secondo trimestre del suo anno fiscale con utili in linea alle previsioni di mercato.

La societa’ fondata da Bill Gates, che nelle contrattazioni di preborsa e’ oggi in rialzo di oltre il 6%, ha registrato per l’ultimo trimestre dell’anno un utile pari a 47 centesimi per azione su un fatturato di $6,5 miliardi.

Dell (DELL – Nasdaq) guadagnava oltre il 7% in pre-borsa questa mattina portandosi a quota $26 dopo che Credit Suisse First Boston ne ha alzato il rating da “Hold” a “Buy”.

Transmeta (TMTA – Nasdaq) era in rialzo di 31 centesimi in pre-borsa, a quota $23,37. La societa’ ha chiuso il quarto trimestre con una perdita di 20 centesimi per azione, inferiore alla perdita di 45 centesimi per azione registrati nello stesso periodo dello scorso anno ma superiore alla cessione di 16 centesimi prevista dal mercato.

Sul fronte macroeconomico, il deficit della bilancia commerciale degli Stati Uniti e’ sceso in novembre a quota $32,99 miliardi, in linea con le previsioni di $33 miliardi, e in calo rispetto al deficit rivisto pari a $33,55 miliardi di ottobre.

Il dato e’stato comunicato questa mattina dal dipartimento del Commercio Usa.

La diminuzione in novembre e’ principalmente attribuita al piu’ grande calo di importazioni negli ultimi 10 anni.

Le cifre sono positive per il dollaro, perche’ la diminuzione del deficit significa che gli Usa sono meno dipendenti dai capitali stranieri.

Ma potrebbero preoccupare la Federal Reserve, la banca centrale statunitense che si riunisce il prossimo 30-31 gennaio per decidere la politica monetaria nel paese.

La ragione e’ che la costante diminuzione di import significa un costante affievolimento della domanda dei consumatori, un altro segno di rallentamento dell’economia Usa.